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FERRARI: UN DIGIUNO LUNGO 5000 GIORNI

DI LAURA PIRAS

Era il 21 ottobre del 2007 quando Kimi Raikkonen, il finlandese dagli occhi di ghiaccio, vinceva l'ultimo titolo mondiale piloti. Nessuno si sarebbe immaginato che da quel giorno così gioioso la Ferrari avrebbe avuto un periodo così parco di vittorie importanti con i suoi alfieri. 

Mentre gli altri, migliorando, mostrano i muscoli la Ferrari sembra non saper più ingranare la marcia. 

E' vero che la storia della Formula1 è costituita da continui cicli ma non è tanto la non vittoria che fa male al cuore dei tifosi della Rossa, quanto l'atteggiamento mesto e passivo che la Scuderia di Maranello sembra avere. 

La Ferrari è la storia di questo sport ed è assurdo che viva il presente come protagonista solo grazie ai fasti del passato. E' vergognoso che un team così iconico viva continuamente un presente così misero e deludente. 

Nel passato recente ci sono stati piccoli sprazzi di gioia, tempo in cui piloti tosti come Alonso e Vettel hanno provato in tutti i modi a riportare il cavallino sul tetto più alto del mondo. 

Ma nulla hanno potuto, avversari troppo forti e Ferrari troppo debole. 

Piloti che hanno dato l'anima per il Cavallino e trattati anche non troppo dignitosamente. 

Un briciolo di vittorie oltretutto raggiunte con grande fatica mentre gli altri sembrano trovare la quadra con una facilità disarmante. 

A prescindere dalle figure che compongono l'organico della Ferrari, mi viene da chiedervi. Questa Ferrari merita ancora un posto in Formula 1? 

Mentre Red Bull e Mercedes divorano i mondiali per la Ferrari continua con grande rammarico il periodo di vacche magre. 

Mentre McLaren, Aston Martin, Alpha Tauri ed Alpine si fortificano in tutti i sensi e in tutti i settori la Ferrari sembra trovarsi in un limbo, oscillando da prestazioni assolutamente inaccettabili, come quella del Paul Ricard, a quella più "promettente" della Stiria. 

Perchè promettente fra virgolette? 

Credo che anche domenica la Ferrari non abbia brillato perchè nonostante la bella rimonta di Leclerc, che sbaglia ancora fin troppo, e la corsa solida di Sainz, le due SF21 si sono ritrovate per l'ennesima volta doppiate. 

Perchè non si può essere felici solo esclusivamente per due pole position. Non si può essere felici di puntare ad un terzo posto nella classifica costruttori che potrebbe anche non essere raggiunto. 

Sono 5000 giorni di digiuno da quel 21 ottobre e la Ferrari non sembra aver fame. 

Arriverà il momento propizio per iniziare un periodo più roseo? O la Ferrari diventerà sempre di più ancorata ad un passato che non tornerà mai?

 

 

 

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