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PREVIEW GP STIRIA E AUSTRIA

DI NICOLA SIGISMONDI

Prosegue il viaggio del Circus itinerante della F1 intorno al mondo e, per completare la tripletta di giugno, farà tappa per due settimane consecutive in Austria, al Red Bull Ring. Il circuito, immerso nel verde e di proprietà del colosso mondiale delle bevande energetiche, ospiterà prima il 2° GP di Stiria e, a distanza di una settimana, il 34° GP di Austria.

Caratteristiche del circuito ed assetti delle vetture.

 

La spettacolare pista sulle colline della Stiria è un intenso saliscendi di 4,318 km da percorre ben 71 volte per un totale di 306,452 km. Si correre in senso orario e presenta ben tre zone DRS. Il tracciato è veloce e molto breve visto che in qualifica si percorre intorno al minuto ed in gara intorno ai 70 secondi, quindi il traffico nelle prove libere, ed anche nei primi turni di qualifica, sarà una costante. Vista la sua posizione sui quasi 700 metri sul livello del mare, i propulsori saranno molto sollecitati, visto la rarefazione dell’aria. Essendo un tracciato, come detto, breve e stop and go con lunghi rettilinei e frenate importanti, è fondamentale evacuare al meglio il calore derivante dai freni e garantire il miglior livello di raffreddamento per tutte le parti meccaniche, cercando sempre un compromesso con l’efficienza aerodinamica, considerando che è indispensabile avere un’ottima velocità di punta. Le caratteristiche che una vettura deve possedere per andare forte a Spielberg sono un’ottima trazione, una eccellente efficienza aerodinamica, un motore potente, una buona velocità a centro curva ed un anteriore preciso in vista del secondo settore più guidato e una gestione gomme impeccabile, perché, come abbiamo visto negli anni, non è poi così importante la qualifica e si può facilmente risalire dal fondo con un ottimo passo gara. L’assetto aerodinamico ideale è quello da medio-basso carico, mentre quello meccanico intermedio perché non deve essere aggressivo soprattutto con le gomme posteriori (viste le numerose ripartenze da bassa velocità) ed assorbire al meglio le ondulazioni del tracciato, ma allo stesso tempo deve garantire delle staccate molto energiche in fondo ai rettilinei. E non bisogna dimenticare che a quelle latitudini il meteo cambia in un attimo e la pioggia è sempre un rischio concreto. L’asfalto del Red Bull Ring è abbastanza abrasivo con un discreto grip quindi l’usura gomma è un fattore da considerare. Ma visti gli alti carichi longitudinali presenti insieme a delle probabili temperature elevate, c’è da considerare anche il degrado gomma, che qui è molto presente e porta alla comparsa del blistering. E con la scelta diversificata tra i due GP (scelta della gamma media per il weekend della Stiria, quella più morbida per quello dell’Austria), saper utilizzare al meglio gli pneumatici sarà fondamentale.

A spasso per il circuito di Spielberg

 

Il giro è cortissimo e pieno di saliscendi, è si ha la sensazione di girare in una centrifuga. Ma per questo bisogna essere precisi e perfetti, perché i dettagli contano per fare la differenza qui. Una volta arrivati in prossimità del rettilineo principale si attiva il DRS ed a farfalla aperta si procede in salita verso curva 1. Si frena intorno ai 100 m, scendendo fino alla 4°, e si cerca di passare molto vicino al cordolo interno (senza toccarlo) per poi riaccelerare subito a centro curva per sfruttare tutto il cordolo in uscita. A due cose bisogna fare attenzione qui: il sovrasterzo ed il dissuasore giallo posizionato oltre il cordolo, ed anche ai track limits. A questo punto si buttano dentro tutte le marce, si riattiva il DRS e si affronta il secondo rettilineo in salita che porta a curva 3. La frenata qui è molto difficile perché si frena in salita ed è facile bloccare l’anteriore. In poco più di cento metri si passa dal’8° alla 2°, si taglia sul cordolo interno, e si traziona, senza far pattinare il posteriore, usando anche in questo caso tutta l’uscita per avere la miglior velocità possibile per affrontare il terzo rettilineo del tracciato con la terza zona DRS. Da qui si inizia a riscendere. La frenata della 4 è molto tecnica e difficile perché, essendo in discesa, bloccare l’anteriore è un attimo se si calcola male il punto di staccata ed anche finire nella ghiaia. Si frena in prossimità dei 100 metri, anche leggermente oltre ma non troppo, passando alla 4° e, in combinato, si gira verso destra per affrontare la curva 4 tagliando molto sul cordolo interno. Solitamente qui è molto facile avere sottosterzo che spinge verso l’uscita dove, come detto in precedenza, è presente la ghiaia. Si mettono dentro 3 marce, e si affronta la curva 5 che è fondamentale per preparare al meglio la 6, cercando di stare molto all’interno. La curva seguente ha un’entrata abbastanza cieca perché il punto di corda è coperto da un avvallamento, quindi bisogna fidarsi dei punti riferimento presi in sede di track walk. Si affronta l’ingresso in 5° marcia ed anche qui il sottosterzo è molto familiare. Si cerca di stare un po’ lontani, non troppo, dal cordolo interno così da portare più velocità possibile a centro curva, sfruttando poi l’uscita per preparare al meglio, anche in questo caso, la curva successiva. Per la curva 7 si frena poco prima dell’ingresso togliendo in genere 2 marce (dalla 7° alla 5°), passando molto aderenti al cordolo interno e far scorrere la macchina, usufruendo del sottosterzo in quel punto, per massimizzare l’uscita e tagliare il cordolo interno (senza mettere le ruote sulla ghiaia) della curva 8 ed uscire con la massima velocità possibile per affrontare le ultime due curve. La 9 è un curvone veloce a destra che si affronta in 6° marcia e dove bisogna portare quanta più velocità possibile in ingresso ed in uscita bisogna far attenzione a non eccedere oltre il cordolo per poi vedersi cancellato il tempo. Una perfetta uscita alla 9 serve per posizionarsi al meglio per affrontare l’ultima ed importante curva che immette sul rettilineo finale. La 10 è una curva di media velocità da affrontare in 4°/5° marcia, dove in entrata è facile bloccare l’anteriore se si arriva troppo forte. A quel punto si spalanca presto il gas per ottenere la miglior uscita possibile (attenzione ai track limits!), attivare il DRS e concludere il giro al Red Bull Ring.

Hotspots per il sorpasso

 

Si farebbe prima a dire dove non è possibile sorpassare piuttosto che il contrario perchè in Austria è veramente molto facile, ecco perché la qualifica non è che conti così tanto. Il primo punto è senz’altro il primo rettilineo con l’ausilio del DRS, a volte si sorpassa anche in frenata di curva 1, anche se non è conveniente, visto l’arrivo del secondo rettilineo. E la seconda chiara occasione è proprio questa: il secondo rettilineo con l’aiuto del DRS. Altrimenti, il punto più usato per sorpassare in Austria è la staccata di curva 3, dove è possibile passare sia all’interno che all’esterno. Altro punto è il seguente rettilineo che porta alla 4 (ovviamente sempre grazie alla scia ed al DRS) e la staccata di quella curva. Si può passare anche in uscita della curva 4, all’esterno, così come in ingresso della curva 6. Ultimo punto, questo se si riesce a rimanere attaccati in uscita di curva 6, è in approccio della 7.

 

Mescole GP Stiria 2021                             Mescole GP Austria 2021

Pirelli PZero White Hard: C2                   Pirelli PZero White Hard: C3

Pirelli PZero Yellow Medium: C3           Pirelli PZero Yellow Medium: C4

Pirelli PZero Red Soft: C4                          Pirelli PZero Red Soft: C5 

Statistiche dell’attuale Red Bull Ring

 

Edizioni disputate: 15

Lunghezza tracciato: 4,318 km

N. di curve: 10

N. di giri: 71

Distanza GP: 306,452 km

Piloti con il maggior numero di vittorie: Mika Hakkinen x2 (1998-2000 McLaren), Micheal Schumacher x2 (2002-2003 Ferrari), Nico Rosberg x2 (2014-2015 Mercedes), Lewis Hamilton x2 (2016-2020 Mercedes), Valterri Bottas (2017-2020 Mercedes), Max Verstappen (2018-2019 Red Bull)

Squadra con il maggior numero di vittorie: Mercedes x6 (Nico Rosberg 2014-2015, Lewis Hamilton 2016-2020, Valterri Bottas 2017-2020)

Piloti con il maggior numero di pole position: Lewis Hamilton x3 (2015- 2016-2020 Mercedes), Valterri Bottas (2017-2018-2020 Mercedes)

Squadre con il maggior numero di pole: Mercedes x6 (Lewis Hamilton 2015-2016-2020, Valterri Bottas 2017-2018-2020)

Pilota con il maggior numero di giri veloce: David Coulthard x3 (1998-2000-2001 McLaren)

Squadra con il maggior numero di giri veloce: McLaren x6 (David Coulthard 1998-2000-2001, Mika Hakkinen 1999, Lando Norris 2020, Carlos Sainz 2020)

Giro record in qualifica: 1:02:939 Valterri Bottas/Mercedes (2020)

Giro record in gara: 1:05:619 Carlos Sainz/McLaren (2020)

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