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PREVIEW DEL GRAN PREMIO DI FRANCIA

DI NICOLA SIGISMONDI

Dopo un anno di pausa causa Covid, il Circus torna ad assaggiare l’asfalto del Paul Ricard per il 61° GP di Francia, la 17° volta sul circuito del Le Castellet, la terza consecutiva dopo il ritorno in calendario nel 2018.

Caratteristiche del circuito ed assetti delle vetture.

 

Il layout scelto per ospitare la F1 misura 5,842 km e presenta 15 curve (9 a destra e 6 sinistra) da percorrere, in senso orario, 53 volte per un totale di 309,690 km. Le zone DRS presenti sono due: una sul rettilineo principale ed una sul rettilineo del Mistral.

Il tracciato è molto completo, presentando varie tipologie di curve insieme a lunghi rettifili, così da riuscire a mettere sotto stress ogni caratteristica di una monoposto. Per questo motivo è un ottimo banco di prova per capire i reali valori di una vettura. L’assetto aerodinamico più opportuno è quello da medio carico, per sviluppare delle alte velocità di punta, ma anche per avere un grip ottimale a centro curva nell’ultimo settore. Mentre per quanto riguarda quello meccanico è importante avere una monoposto abbastanza rigida così da essere rapida nei tanti cambi di direzioni presenti e la possibilità di richiamare velocemente l’anteriore nei curvoni ad alta percorrenza del tratto finale. L’asse più sollecitato è quello anteriore, specialmente la parte sinistra che è sottoposta ad elevati carichi latitudinali. Per quanta riguarda gli pneumatici, detto dell’anteriore sinistra, le problematiche a cui devono fare attenzione i team sono: degrado termico e blistering, entrambi dettate dalle alte temperature che si incontrano in questo periodo in quella parte della Francia. L’asfalto presenta un livello di abrasività molto basso, ma bisogna fare attenzione a non andare fuori pista, visto che sono posizionate le famose strisce che danneggiano le gomme, grazie a vari livelli di abrasività che cambiano in base al colore (blu abrasività ridotta, rosso abrasività elevata)

A spasso per il circuito del Le Castellet

 

Affrontata l’ultima curva, si entra sul rettilineo principale aprendo il DRS ed attraversando la linea del traguardo in piena farfalla. Si va in approccio della S di curva 1-2, tenendo la parte destra del tracciato, facendo attenzione alle vetture che escono dalla pit lane. Si frena ai 100, scalando dal 8° alla 4°, cercando di sacrificare l’entrata (tagliando il più possibile il cordolo di curva 1, per poi spalancare il gas e cercare di passare il più vicino a quello di curva 2) per aver un’uscita ottimale in vista dell’allungo che porta alla successiva S di curva 3-4. Questo tratto è molto importante da affrontare perché dalla curva 3 all’uscita della 6, ogni curva porta direttamente a quella successiva ed è fondamentale uscire con quanta più velocità possibile in vista del lungo rettilineo del Mistral. Si arriva in approccio della 3 frenando molto tardi, intorno ai 75 metri (potendo entrare anche in 5°), per portare molta velocità a centro curva (tagliando il cordolo interno). Si richiama velocemente la macchina, togliendo 2 marce, per affrontare la curva 4 e mettersi nella giusta posizione per affrontare la doppia curva a destra (curve 5-6). In questa coppia di curve (che si affrontano in 3° marcia) è molto importante giocare con l’acceleratore, per non avere eccessivo sottosterzo e rischiare di avere poi del sovrasterzo. Una volta toccato il cordolo della 6, si spalanca completamente il gas (affrontando poi la semicurva 7) per entrare sul Mistral, aprendo nuovamente il DRS. Il lungo dritto è diviso dalla chicane Nord (curve 8-9), ed anche qui si cerca di ottimizzare l’uscita più che l’entrata. Si frena poco dopo i 100 metri, scendendo fino in 4 marcia, tagliando molto il cordolo interno per ritrovarsi già in posizione per affrontare la 9, sfruttandone tutta l’uscita in vista dell’allungo per curva 10. Da questo istante si entra nella parte finale e più tecnica del tracciato. La Signes (curva 10) è un curvone ad alta velocità che si affronta in pieno, e precede la leggera discesa che porta alla curva 11, la Bousset. Questa è una curva molto particolare e molto tecnica, in discesa, aperta a diverse traiettorie ed interpretazioni, in base allo stile di guida ed alle caratteristiche della vettura. La si prende larga ritardando molto frenata (portandola fin dentro curva), e per fare questo è importante avere un anteriore molto preciso. Una volta toccato quasi l’apex in 5° marcia, si rispalanca il gas sfruttando tutta l’uscita, per affrontare una leggera salita che porta alla curva successiva. La 12 ha un punto di corda cieco, e come per la 11, si cerca di portare più velocità possibile ritardandone la frenata, per poi passare molto vicino all’apex, facendo attenzione a non incorrere in un sovrasterzo quando si ritorna sull’acceleratore in uscita. Ora si affrontano le ultime tre curve del tracciato: la 13, una semicurva da affrontare in pieno, la 14 un lungo curvone da affrontare in 5° allontanandosi dal punto di corda per poi richiamare velocemente la macchina in vista della 15 che è la curva più lenta dell’intero tracciato. Questo tornantino lo si fa in 2° passando molto vicino al cordolo per avere un’ottima trazione in uscita, stando attenti a non far pattinare il posteriore perdendo così del tempo prezioso, oltre che lo slancio in vista del traguardo.

Hotspots per il sorpasso

 

Il Paul Ricard presenta diverse opzioni per sorpassare: il rettilineo principale con l’aiuto del DRS e la conseguente staccata in curva 1; la frenata di curva 3; sul rettilineo del Mistral (con DRS ma anche senza) e la conseguente staccata di curva 8; la Bousset, curva 11, grazie alla possibilità di usare diverse traiettorie.

Mescole GP Francia 2021

Pirelli PZero White Hard: C2

Pirelli PZero Yellow Medium: C3

Pirelli PZero Red Soft: C4

Statistiche GP di Francia

 

Edizioni disputate: 60

 

Lunghezza tracciato: 5,842 km

 

N. di curve: 15

 

N. di giri: 53

 

Distanza GP: 309,690 km

 

Piloti con il maggior numero di vittorie: Micheal Schumacher x8 (1994-1995 Benetton, 1998-2001-2002-2004-2006 Ferrari)

 

Squadra con il maggior numero di vittorie: Ferrari x17 (Alberto Ascari 1952, Mike Hawthorn 1953-1958, Peter Collins 1956, Tony Brooks 1959, Giancarlo Baghetti 1961, Jacky Ickx 1968, Niki Lauda 1975, Alain Prost 1990, Micheal Schumacher 1998-2001-2002-2004-2006, Kimi Raikkonen 2007, Felipe Massa 2008)

 

Piloti con il maggior numero di pole position: Juan Manuel Fangio x5 (1950-1951 Alfa Romeo, 1954 Mercedes, 1956 Ferrari, 1957 Maserati)

 

Squadre con il maggior numero di pole: Ferrari x17 (Alberto Ascari 1952-1953, Juan Manuel Fangio 1956, Mike Hawthorn 1956, Tony Brooks 1959, Phil Hill 1961, Lorenzo Bandini 1966, Jacky Ickx 1970, Niki Lauda 1974-1975, Nigel Mansell 1990, Micheal Schumacher 1996-1997-2000-2006, Felipe Massa 2007, Kimi Raikkonen 2008)

 

Pilota con il maggior numero di giri veloce: Micheal Schumacher x5 (1993-1995 Benetton, 1997-2004-2006 Ferrari)

 

Squadra con il maggior numero di giri veloce: Ferrari x15 (Alberto Ascari 1952, Juan Manuel Fangio 1956, Luigi Musso 1957, Mike Hawthorn 1958, Phil Hill 1961, Lorenzo Bandini 1966, Niki Lauda 1976, Carlos Reutemann 1978, Nigel Mansell 1990, Micheal Schumacher 1997-2004-2006, Felipe Massa 2007, Kimi Raikkonen 2008, Sebastian Vettel 2019)

 

Giro record in qualifica: 1:28:319 Lewis Hamilton/Mercedes (2019)

 

Giro record in gara: 1:32:740 Sebastian Vettel/Ferrari (2019)

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