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IL GRAN PREMIO DI FRANCIA AL PAUL RICARD

DI MARCO TERRAGNI

Nel sud-est della Francia, nella regione della Provenza-Costa Azzurra, nel dipartimento di Var si trova il paese di Le Castellet. Immerso tra le colline ed i vigneti di Bandol questo piccolo paese di origine medioevale gode di pace e tranquillità. Ma la sua quiete è spezzata una volta all'anno per la presenza nelle sue vicinanze del circuito Paul Ricard, sede del gran premio di Francia di Formula 1.

Il paese transalpino è titolato di un gp sin dal 1906 ed è stata presente nel calendario del circus dal 1950 fino al 2008 (tranne nel 1955 per l'incidente alla 24 ore di Le Mans) cambiando spesso sede nella sua storia: Reims, Rouen, Clermont-Ferrand, Le Mans, Digione, Magny-Cours ed infine Le Castellet, dove la F1 è tornata nel 2018.

Il circuito e la sua evoluzione

 

 

L'idea di costruire il circuito si deve all'imprenditore Paul Ricard, attivo nel campo degli alcolici ed inventore dell'omonima bevanda al Pastis (un liquore al gusto di anice). Molto interessato allo sport, decise a fine anni 60 di costruire una pista su un terreno di sua proprietà nei pressi di Signes. Non si conoscono i motivi per cui decise di impegnarsi in questa impresa ma le ipotesi dicono che fu per aggirare il divieto di pubblicizzare la sua bevanda in Francia e la costruzione del tracciato poteva essere un modo per farsi pubblicità.

Qualunque sia la verità dopo la stesura del progetto, al quale diedero consigli anche i piloti Henri Pescarolo e Jean-Pierre Beltoise, il programma di costruzione avanzò spedito. I lavori, iniziati a metà 1969 furono conclusi in soli 10 mesi e l'impianto venne inaugurato il 19 aprile 1970 con una gara del campionato per vetture sport 2 litri appartenenti al gruppo 5 e al gruppo 6. Il circuito si presentò subito come moderno e all'avanguardia, con alti livelli di sicurezza e con un clima favorevole che lo rese fin da subito sede per i test delle scuderie grazie anche alla presenza di ben 3 configurazioni: una corta di 2.200 m, una intermedia di 3263 m ed il layout utilizzato nei weekend ufficiali. Esso è lungo 5.810 metri con una gamma completa di curve,13 in totale, sia di bassa come di medio-alta velocità. Ma il tratto distintivo dell'impianto era il lunghissimo rettilineo del Mistral (detto così per il forte vento di maestrale che vi soffia) di ben 1.8 km e che si concludeva con la veloce curva di Signes, una delle svolte più iconiche e pericolose del mondiale poiché le auto vi arrivano a più di 300 km/h. La sfida era vedere chi riusciva a farla in pieno e l'unico che vi sia riuscito è il brasiliano Ayrton Senna, sin dal 1984 con Toleman.

(La versione circuito utilizzata tra il 1970 ed il 1985. Fonte: Wikipedia)
(La versione circuito utilizzata tra il 1970 ed il 1985. Fonte: Wikipedia)

Nei primi anni il circuito non subì modifiche, fino al 1980 quando fu addolcita la prima curva e si iniziò a parlare della necessità di intervenire per scongiurare i sempre più elevati pericoli che correvano i piloti, in particolare a Signes e per questo venne proposto di introdurre una bretella all'altezza della curva Verrierie al fine di tagliare in due il Mistral. La situazione peggiorò nel 1985 dopo gli incidenti in prova di Ayrton Senna e Nigel Mansell, il quale usci di pista a Signes ad oltre 300 km/h riportando un trauma cranico e saltando il gp. Fu quindi deciso di accorciare il circuito per la tappa del 1986. I lavori ebbero un accelerata a causa dell'incidente mortale occorso ad Elio De Angelis su Brabham, durante una sessione di test privati a causa delle scarse misure di sicurezza e il ritardo dei soccorsi, che furono fatali per il pilota romano. I piloti protestarono violentemente con la FIA, che impose per il futuro anche per i test gli stessi standard di sicurezza dei weekend ufficiali.

 il nuovo layout, il quale era lungo 3.813 m e presentava un totale di 11 curve ma, nonostante le modifiche,

il circuito originale rimase agibile.

(La versione corta utilizzata tra il 1986 ed il 1990. Fonte: Wikipedia )
(La versione corta utilizzata tra il 1986 ed il 1990. Fonte: Wikipedia )

Dopo la fuoriuscita dal calendario mondiale, a causa di pressioni politiche del governo Mitterrand che sponsorizzò fortemente Magny-Cours, il circuito passò un decennio di difficoltà che finirono nel 1999 con l'acquisto della struttura da parte di Bernie Ecclestone. Egli decise di ristrutturarlo abbattendo tutte le tribune, le reti di protezione, edificando un nuovo paddock allo scopo di farne un circuito dedicato totalmente ai test a porte chiuse(oltre a costruirvi un resort nelle vicinanze). Ma la novità più evidente furono le vie di fuga in materiale abrasivo, introdotte dai progettisti di Ecclestone per aumentare al livello massimo la sicurezza al posto di quelle vecchie in sabbia. La loro particolarità sono la presenza di strisce rosse e blu, con le prime che sono più abrasive delle seconde, permettendo al pilota di avere una maggior disponibilità frenante ma provocando un consumo nettamente più accentuato della gomma. Il circuito è noto per l’elevato numero di varianti, all’inizio 40 ma successivamente aumentate a 167. Il circuito ritornò in auge e nel 2012 lo stesso Ecclestone propose il suo ritorno in F1, in alternanza con Spa. Ma non furono trovati i fondi necessari e l'idea venne abbandonata. Ma i proprietari non si diedero per vinti e nel 2016 viene annunciato il suo ritorno nel calendario di F1. Il layout sarà quasi uguale alla versione del 1971 con un unica importante modifica: una chicane che spezza in due il Mistral, introdotta sia per questioni di sicurezza che per dare maggiori opportunità di sorpasso. 

(Il layout attuale con tutte le varianti utilizzabili. Fonte: RML AD GROUP)
(Il layout attuale con tutte le varianti utilizzabili. Fonte: RML AD GROUP)

I Gran premi di Francia.

 

A partire dal 1971 fino al 1990 il circuito di Var fu protagonista del gran premio di F1. Una presenza non costante poiché fino al 1985 si alternò (anche con sporadici gp consecutivi) con il circuito di Digione, diventando poi tappa fissa fino al 1990.

Nelle 17 tappe iridate qui svolte l'albo d'oro ci racconta una situazione di equilibrio: il record di successi è condiviso da Mclaren e Williams, con 3 successi ciascuno. A seguire due vittorie rispettivamente per Ferrari, Renault,Lotus e Mercedes mentre a quota uno si trovano Brabham e Tyrrel. Per quanto riguarda i piloti recordman assoluto è Prost con 4 vittorie mentre sul podio con due successi per entrambi abbiamo Mansell ed Hamilton.

L'edizione inaugurale del 1971 venne letteralmente dominata da Jackie Stewart, che ottenne il suo terzo grand chelem in carriera(dopo Francia 1969 e Monaco 1971) ottenendo pole, vittoria, giro più veloce e percorrendo in testa tutti i 55 giri della gara. Il successo per Tyrrel fu completato da Cevert (2°) che ottenne il primo podio in carriera mentre terzo giungerà Fittipaldi su Lotus.

(Stewart davanti alla Ferrari di Regazzoni e alla BRM di Pedro Rodríguez, all’ultima corsa in F1, nel gp di Francia 1971. Fonte: F1Word.com)
(Stewart davanti alla Ferrari di Regazzoni e alla BRM di Pedro Rodríguez, all’ultima corsa in F1, nel gp di Francia 1971. Fonte: F1Word.com)

Nel 1973 vi fu il primo successo in carriera per Ronnie Peterson su Lotus, davanti a Cevert su Tyrrel e Reutemann su Brabham al primo podio in F1 in una gara spartiacque per il mondiale, a causa dell'incidente al giro 42° tra la Lotus di Emerson Fittipaldi, leader del campionato, che nel tentativo di superare il battistrada, il giovane pilota della Mclaren Jody Scheckter, fu coinvolto in un'incidente che pose fine alla sua gara con il rivale Stewart(4°) a raccogliere i punti che lo lanceranno in testa alla classifica che non mollerà più fino al termine del mondiale.

Nel 75 vi fu il successo per Niki Lauda, che dopo la pole del sabato conquistò il primo alloro per Ferrari qui, davanti ad Hunt su Hesketh e Mass su Mclaren. Proprio Hunt, passato a Mclaren, conquisterà la vittoria l'anno successivo davanti a Depallier su Tyrrel e Watson su Penske, primo podio per lui e per il team americano in un gp noto soprattutto per l'episodio riguardante Harald Ertl. Infatti il pilota austriaco della Hesketh non era riuscito a qualificarsi (c'erano le prequalifiche al tempo) ma nonostante ciò la domenica decise, nonostante tutto e tutti, di schierarsi al via della gara. I giudici di gara non si accorsero di nulla e il pilota austriaco poté partire con i colleghi e completare ben 5 giri prima che il motore lo abbandonasse, precedendo anche i commissari di gara che non fecero neanche in tempo a sventolare la bandiera nera!

L'edizione del 1978 fu preceduta dalla decisione di bandire la "ventola" che aveva permesso il successo della Brabham di Lauda in Svezia. La pole in Francia fu comunque conquistata dal compagno Watson, che però nulla poté contro le formidabili Lotus 79. Andretti lo superò al primo giro lungo il Mistral lanciandosi verso l'ennesimo successo concludendo davanti al compagno Peterson e alla Mclaren di Hunt, ultimo podio in F1 per l'inglese. 

(Il giro di ricognizione del gp di Francia 1978. Fonte: formulalibera.it)
(Il giro di ricognizione del gp di Francia 1978. Fonte: formulalibera.it)

Nel 1980 il gp fu addirittura sul punto di non disputarsi. Si era infatti in piena guerra tra FOTA e FISA per il controllo della F1,con il precedente gp di Spagna che era stato dichiarato illegale dalla federazione internazionale e con la presenza dei team inglesi in Francia in forse. Si parlò addirittura di rimpinguare la griglia, oltre ad un numero maggiore di auto dei team lealisti(Ferrari, Renault, Alfa Romeo, Osella) con scuderie della F2 o di F.Aurora. Alla fine fu trovata una tregua ed il gp si tenne regolarmente, anche se alcune tv non trasmisero la gara, che fu vinta da Alan Jones su Williams premiato dalla decisione di correre con cerchioni da 15 pollici al posto dei classici da 13 e che precedette sul traguardo le Ligier di Pironi e Laffite.

Il 1982 fu un gp segnato dalle polemiche. Infatti si era in piena lotta mondiale tra Renault e Ferrari, tra Prost e Pironi. Dopo un gp dominato dal team francese, a pochi giri dalla fine il boss del team espose il pit board con il seguente messaggio: 1° Alain 2° Rene. Ma Arnoux, che in quel weekend aveva finalizzato il passaggio in Ferrari, disobbedì all'ordine andando a vincere davanti a Prost e alla Ferrari di Pironi e a Tambay. Ai primi quattro posti si classificarono quattro piloti francesi, un record per una nazione che non capitava dal Gran Premio di Gran Bretagna 1965, quando i primi cinque piloti della classifica furono britannici.

Nel 1983 Prost ottenne la sua rivincita e con Renault dominò il weekend conquistando il secondo hat trick in carriera davanti al rivale per il titolo Piquet su Brabham ed all'altra Regiè di Cheever. Dal 1985 il circuito non si alternerà più con Digione diventando un appuntamento stabile del calendario. La gara fu vinta da Nelson Piquet su Brabham, all’ultima vittoria con il team ed a precedere il poleman Rosberg su Williams e la Mclaren di Prost.

Mclaren di Prost. (Nelson Piquet davanti a tutti durante l’edizione del 1985. Fonte: CircusF1.com)
Mclaren di Prost. (Nelson Piquet davanti a tutti durante l’edizione del 1985. Fonte: CircusF1.com)

Tra 1986 e 1987 vi fu un doppio successo per Mansell e la Williams con il pilota britannico che fu il primo pilota a riuscire a vincere per due volte a Le Castellet dopo 10 vincitori diversi in 10 appuntamenti. Gli ultimi tre anni videro il dominio di Alain Prost davanti al pubblico di casa. Memorabile fu la vittoria del professore nel 1988 sul rivale Senna. Partito dalla pole, perse la posizione sul brasiliano al cambio gomme a metà gara ma approfittando di un suo problema al cambio si riportò sotto, aspettando il momento adatto per affondare il colpo che arrivò al 61° giro quando, approfittando di un gruppo di doppiati che rallentarono Senna, lo attaccò di sorpresa a Signes tra il delirio del pubblico e andando a vincere davanti al compagno e alla Ferrari di Alboreto. Nel 1989 ancora Prost vincitore davanti a Mansell su Ferrari, il quale era partito ultimo con il muletto alla seconda partenza dopo che nella prima era stato coinvolto in un'incidente con la March di Guglielmin con terzo Patrese su Williams. Nel 1990 si svolse l'ultima edizione a Le Castellet. Un gp storico che vide il 100° successo per Ferrari, prima scuderia ad arrivare in tripla cifra. La gara vide come protagoniste inattese le Leyton House di Capelli e Guglielmin progettate da Adrian Newey, favorite dall'asfalto liscio del Ricard che gli permisero di non effettuare la sosta. Ma il sogno di un trionfo svanì a tre giri dalla fine con Capelli, rallentato da un problema al motore, costretto a cedere il passo alla Ferrari n°1 mentre 3° giunse Senna.
Dopo una lontananza di 27 anni per Le Castellet e 9 anni di assenza per la Francia, nel 2018 al Paul Ricard ritorna la Formula 1,che ha visto il netto dominio della Mercedes e di Lewis  Hamilton a precedere nel 2018 Max Verstappen e Kimi Raikkonen mentre nel 2019 il compagno Bottas e la Ferrari di Leclerc.

 

 

(Ivan Capelli davanti ad Alain Prost nel gp di Francia 1990. Fonte: FormulaPassion)
(Ivan Capelli davanti ad Alain Prost nel gp di Francia 1990. Fonte: FormulaPassion)

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