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LE PIU' GRANDI RIVALITA DELLA FORMULA 1': JIM CLARK VS GRAHAM HILL

DI LAURA PIRAS

Volete il racconto della sfida fra due piloti diversi ma ugualmente incredibili? Allora questo articolo fa proprio al caso vostro. Questa è la storia di una rivalità fra due grandi degli anni 60, due piloti che si sono scontrati facendo vedere quanto erano versatili. Infatti sto parlando di due figure di alto rilievo che hanno saputo vincere sia in F1 che nella 500 miglia di Indianapolis: Graham Hill e Jim Clark. 

 

 

Graham Hill & Jim Clark
Graham Hill & Jim Clark

«Sono un artista, la pista è la mia tela, la macchina il mio pennello» (Graham Hill) 

 

Ecco come si presentava Graham Hill al mondo. 

 

Nato a Hapstead in Gran Bretagna il 15 febbraio 1929 Graham era un ragazzino molto divertente e determinato. Amava suonare la batteria e cominciò sin da giovane un percorso di apprendistato come meccanico. Hill era davvero uno spirito ribelle e spericolato tanto che già aveva avuto le prime esperienze con gli incidenti ma non in macchina, bensì in moto. Dopo uno scontro contro un'auto restò con la gamba sinistra più corta rispetto alla destra.

Era il 1952 quando Graham Hill fece la sua entrata nel London Rowing Club. Un anno dopo entrò in Marina e si fece crescere i baffi, baffi che divennero quasi un marchio di fabbrica!

Hill debutterà in Formula 1 nel 1958 a trent'anni con la Lotus, team esordiente. Nota curiosa: Hill non doveva neanche rivestire il ruolo di pilota ma quello di meccanico. E invece sorprendentemente diventerà driver della squadra. 

Un'altra curiosità su Hill è che prese la patente a 23 anni, piuttosto tardi ma era proprio destino per il pilota inglese approcciarsi al mondo delle quattro ruote.

Graham Hill
Graham Hill

Gli esordi per Hill non sono molto incoraggianti, anzi sono disastrosi. Graham riesce a vedere la bandiera a scacchi solo quattro volte e oltretutto non riesce ad agguantare nessun punto. Scherzo del fato vuole che il capo della squadra, il famoso Colin Chapman, desidera per il team un pilota forte e per portare avanti questa crociata punta tutto su un giovanotto che sta dominando nelle serie minori. Ma chi è questo giovane rampante? Proprio Jim Clark. 

 

Jim Clark, o James Clark Jr, di origine scozzese, figlio di ricchi contadini, nato a Kilmany il 4 marzo 1936 fu soprannominato lo Scozzese volante ( "The flying scottish").

Se cercate su internet foto di Clark subito noterete il suo sorriso e la sua allegria e il fatto che spesso veniva inquadrato vicino ai suoi meccanici. Il pilota scozzese era solito trascorrere molto tempo con i suoi tecnici, non tanto per lavoro, quanto per mero interesse della tecnica delle vetture con cui gareggiava. Clark non aveva questi confronti solo perchè lavorava con le auto, ma perchè amava le auto. Fisicamente Jim era di corporatura snella ma forte e possedeva dei capelli nero corvino intenso. Fu subito attratto dal mondo delle corse, l'amore scattò quando un amico del padre gli fece vedere e provare la sua Porsche. Clark cominciò a gareggiare tenendo all'oscuro di tutto i suoi genitori. Era talmente tanto forte e appassionato che Colin Champan lo volle con sè in Lotus. 

Se fuori dall'abitacolo Jim era amichevole all'interno invece era un mastino. Clark indossava un'altra maschera. Stilisticamente non aveva una linea guida precisa, Clark puntava tutto sulla velocità e si adattava a qualsiasi condizione. 

 

Graham Hill & Jim Clark
Graham Hill & Jim Clark

Lo scoz­ze­se però nutre dubbi sul­la si­cu­rez­za del­la vettura della Lo­tus a cau­sa di un in­ci­den­te che vide pro­ta­go­ni­sta proprio Hill. Ma gira che ti rigira Jim prese la decisione di entrare nel team e debuttare in Formula 1 nel 1960. A quel punto Hill fu quasi costretto a trovare un altro posto in un'altra squadra e approdò in BRM dove divenne il primo pilota su cui puntare tutto. 

 

“La proposta della BRM fu un lampo meraviglioso nel mio grigiore quotidiano. Vivevo nel mondo delle corse”   dichiarò Hill quando ricorda quel periodo “eppure mi annoiavo; avevo perso anche il mio solito humor”

 

Per i nostri due protagonisti il 1960 è tutto sommato un buon anno: Clark raggiunge l'ottava posizione in classifica mentre Hill sale sul podio per la prima volta. 

 

Il 1961 si rivela essere un'annata migliore solo per Clark che alla fine del mondiale risulta settimo mentre per Hill è un campionato da dimenticare: solo 3 punti riesce ad ottenere. 

Nel 1962 tutti puntano sulla Ferrari che nel 1961 ha sbancato il lunario, e invece la sorpresa avviene alla prima gara dell'anno quando ad imporsi è Graham Hill su BRM. La Formula 1 successivamente arriva a Monaco dove Graham non brilla mentre cerca di rifarsi in Belgio dove ottiene la pole. Hill sa che se vuole allungare in classifica deve assolutamente capitalizzare il risultato della qualifica, il pilota inglese sa che ha una vettura adatta a tale impresa ma sulla strada c'è Jim Clark che, nonostante una dodicesima posizione in qualifica, rimonta di gran carriera e vince strapazzando tutti i suoi rivali, compreso Hill. Graham però rimane in testa in classifica. 

A questo punto Clark, che sembra veramente in uno stato di forma invidiabile, domina nel gran premio di casa di Hill e si avvicina minacciosamente in classifica. Solo un punto c'è fra di loro.  

Il mondiale di Formula 1 arriva nell'Inferno Verde del Nurburgring. Che teatro magnifico per mettere in scena un altro episodio di questa bella storia. Al sabato Hill non va proprio bene ma sotto il diluvio della domenica domina la gara e allunga in classifica. Se Clark vuole avere qualche speranza deve rifarsi per forza a Monza ma complice un ritiro Hill fa il suo gran premio italiano. Secondo i calcoli se Hill se dovesse fare suo il Gp in America diventerebbe campione del mondo. 

 

Gran Premio America 1962
Gran Premio America 1962

 Che inizio di gara quello del Gran premio di America, 20 giri di puro godimento, 20 giri spettacolari in cui i due piloti se ne danno di santa ragione. Alla fine a prevalere è Jim Clark.

Per decretare il campione del mondo bisogna andare direttamente, il 29 dicembre, in Sudafrica, precisamente sul Circuito di East London. A domare la qualifica è il solito Clark che sul giro secco è un totale fenomeno. In gara tutto sembra perduto per Hill che segue il pilota scozzese sempre più vicino al successo finale. Ma ad una ventina di giri dalla fine avvenne l'irreparabile per Clark: rottura del motore e ritiro. Hill è campione del mondo. 

 

 Il 1962 ci aveva già spiegato tutto: da una parte c'è Clark il mago della qualifica, dall'altra invece Hill la cui costanza di rendimento fu davvero unica. 

 

BRM P57 e Graham Hill
BRM P57 e Graham Hill

Il mon­dia­le 1963 sembra iniziare sulla falsariga del 1962: Hill vs Clark ma questa volta Jim, dopo l'ennesima rottura del motore, reagisce in un modo totalmente rabbioso e fa suoi sette dei nove gran premi successivi. Per Hill non c'é niente da fare, è l'anno di Clark che diventa campione del mondo.

 

JIM CLARK ,  TEAM LOTUS
JIM CLARK , TEAM LOTUS

Arriviamo al 1964 e tutti pensano che il titolo mondiale sarebbe stato un affare di Hill e Clark. Sono loro i favoriti per lo scettro finale e l'inizio del mondiale conferma questa prima impressione. Il copione sembra ripetersi per l'ennesima volta. Sembra davvero che per gli altri non ci sia scampo di inserirsi in questa sfida così bella. E come sempre vengono mostrate le caratteristiche diverse fra i due piloti: Hill il costante, Clark il fulmine. Ma fra i due litiganti il terzo gode. Ma chi è questo terzo pilota che prova ad improvvisare sul palcoscenico del mondiale di Formula 1? John Surtees che in realtà in classifica è abbastanza staccato dal duo di testa. A Monza è proprio Surtees a vincere mentre Hill e Clark sono costretti a subire problemi tecnici. La penultima gara della stagione va in scena negli Stati Uniti. Clark sta letteralmente dominando la gara ma, a causa dell'ennesima rottura al suo propulsore, a fare suo il gran premio sarà Hill. Clark deve assolutamente vincere il Gran Premio del Messico per ottenere la corona iridata e Hill deve arrivare almeno quarto. Ma attenzione a Surtees.

In gara lo scozzese primeggia mentre l'inglese oscilla fra la terza e la quarta posizione. Se Graham finirà la gara terzo il mondiale sarà suo, se invece terminerà quarto potrà dire addio ai sogni di gloria. E invece il destino si beffa di entrambi: Hill arriva fuori dai punti (alla fine della gara sarà adirato con Bandini, pilota della Ferrari che lo ha speronato) mentre lo scozzese volante è costretto al ritiro per la rottura del propulsore. Surtees conquista il mondiale! 

 

 

Surtees 1964
Surtees 1964

E' il 1965 e Gra­ham Hill vuo­le assolutamente vin­ce­re il ti­to­lo e avere la sua rivincita. Il mondiale per lui inizia anche bene e ha all'attivo un podio e una vittoria, agguantata nella solita Monaco. Clark salta addirittura una gara per poter partecipare alla 500 Miglia di Indianapolis. Jim vince in America, torna in Formula 1 e ammazza totalmente il mondiale con cinque vittorie consecutive. Graham può solo arrivare secondo. 

Fra il 1966 e il 1967 la Formula 1 sarà testimone di un nuovo duello, questa volta i due contendenti saranno Brabham e Hulme.

Per Hill e Clark sono anni difficili.

Nel 1966 terminano il mondiale rispettivamente in quinta e sesta posizione, parecchio distanti dalla vetta. 

Per Hill l'unica soddisfazione arriva dalla 500 Miglia di Indianapolis che vince.

Nel 1967 Jim e Graham diventano compagni di squadra: per Clark sarà una buona stagione, per Graham no in quanto non riuscirà ad adattarsi subito al nuovo ambiente e alla nuova monoposto. Nulla comunque possono contro la Brabham.

 

Graham Hill & Jim Clark (Lotus 49) - 1967 - United States GP (Watkins Glen)
Graham Hill & Jim Clark (Lotus 49) - 1967 - United States GP (Watkins Glen)

L'anno successivo la Lo­tus torna ad essere molto competitiva e Gra­ham Hill finalmente sembra essersi finalmente ambientato. Essendo la macchina da battere ovviamente tutti pensano che si ritornerà alla vecchia lotta fra i due piloti del team Lotus. Il mondiale inizia sotto la stella luminosa di Clark che purtroppo si spegnerà in un drammatico incidente in F2. Che perdita per la Formula 1. Uno dei più grandi di sempre ci saluta. Addio Jim.

 

Hill vince il mondiale.

 

Come al solito la sorte è avversa in queste storie così belle e intense. Un vita spezzata e il duello è magicamente in frantumi. Tutta la tensione accumulata in questi anni spenta come un sole offuscato dalle coltre nubi tenebrose di un temporale. Hill po­chi anni dopo diventerà leggenda entrano nel­la sto­ria come l'unico pilota ad aver la triple crown, infatti vincerà anche la 24 ore di Le Mans.

 

Incidente di Jim Clark
Incidente di Jim Clark

Per Graham la morte sopraggiungerà nel 1975 per un incidente aereo a causa del quale non potrà essere testimone della vita e delle vittorie del figlio Damon Hill. Cosa ci è rimasto di questi due piloti? 

Certamente le battaglie così dure, i mondiali decisi quasi sempre all'ultimo giro di giostra e la grandezza di due personaggi diversi ma uniti dalla passione di questo sport. 

 

 

 


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