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SEBASTIAN VETTEL: RACCONTO DI UN WEEK-END DI GARA

di Laura Piras

Se a Monaco si erano intravisti segni di miglioramento in casa Aston Martin, a Baku abbiamo avuto la conferma che il pacchetto della squadra di Silverstone stia letteralmente prendendo corpo con una sostanza che fa piacere a tutti gli appassionati di Formula 1. Monaco e Baku, sebbene siano due circuiti cittadini presentano caratteristiche diverse. A Monaco è determinante la qualifica, mentre il circuito di Baku può regalare qualche spunto diverso e rimescolare le carte in gioco, come abbiamo potuto appurare domenica scorsa. Tocca aspettare prossima settimana per vedere se davvero il team verde inglese abbia ingranato la marcia, il Paul Ricard sarà teatro di una bella performance? Lo scopriremo molto presto!

 

Il fine settimana in terra azera è stato davvero ricco di colpi di scena e di situazioni totalmente inaspettate e autore di una prova da manuale è stato Sebastian Vettel che con la sua AMR21 ci ha letteralmente incantati. Al venerdì le Aston non erano sembrate al massimo della forma visto che occupavano posti non degni di nota ma le parole dei piloti facevano trapelare una bella fiducia nel pacchetto. Sia Stroll che Vettel sembravano a loro agio dentro l'abitacolo e, nonostante i loro tempi non fossero troppo incoraggianti, almeno ai nostri occhi, sembravano davvero tranquilli e consci del loro potenziale. Ecco nell'immagine sottostante i tempi di Vettel durante le seconde prove libere del venerdì. Con le soft il tedesco ha avuto parecchie difficoltà nel mettere insieme un buon giro, complici anche le numerose bandiere gialle sventolate sul circuito. Baku è sempre stato scenario di incidenti e di errori da parte dei piloti, soprattutto in questo fine settimana. Basti vedere come la curva 15 è stata una bella gatta da pelare da affrontare. Per quanto riguarda i long run invece sono stati decisamente più tranquilli e il feeling della macchina è sembrato decisamente buono. 

 

 

Arrivando alle qualifiche sappiamo tutti come è andata. Solo 29 millesimi avevano tenuto Vettel lontano dal Q3, ma quei 29 millesimi hanno dato una carica incredibile al pilota tedesco che domenica ha saputo recuperare anche con tutti gli interessi questo minimo gap. Per noi 29 millesimi sembrano una distanza infinitesimale, ma in formula 1 contano davvero molto. Con quel team radio arrabbiato e focoso dopo non aver superato il Q2, già potevamo capire che alla domenica le cose per il pilota tedesco. nato ad Heppenheim, sarebbero andate diversamente e in effetti il gran premio di Vettel è stata un'autentica Masterclass perfetta, una prova di orgoglio incredibile. 

Quell'impeto di rabbia si sarebbe trasformato, sotto ai nostri occhi, in carica nell'animo di Sebastian. 

Ma vediamo nel dettaglio la gara di Sebastian. Alla partenza Honey Ryder calza gomme soft, scelta presa in virtù di una possibile partenza arrembante del numero 5. Ed in effetti lo start è ottimo. Complice anche la possibilità di partire lungo dal lato pulito, all'esterno di curva 1 Vettel guadagna 2 posizioni. Dall'undicesima posizione si passa alla nona. Vettel prova anche a superare Yuki Tsunoda ma il pilota giapponese dell'Alpha Tauri resiste e rimane avanti. La gara è lunga e Seb sa che deve gestire in maniera ottimale le gomme per poter, in caso, allungare il primo stint praticando forse un overcut ai danni dei suoi rivali. 

E quì si manifesta tutta l'esperienza e la chiave di lettura di Vettel della gara. Il tedesco risparmia i pneumatici, guidando in maniera gentile, spesso alzando il piede dall'acceleratore. Mentre gli altri decidono di entrare i box intorno al giro 10, in Mclaren addirittura decidono di fermarsi ancora prima rispetto a questo riferimento, Vettel rimane in pista e comincia a spingere e imprime alla sua corsa un ritmo martellante, costante e sempre in continuo miglioramento. Addirittura, per poco, si ritrova ad essere leader della gara. Un momento che i suoi tifosi difficilmente dimenticheranno. 

Ad un certo punto arriva anche per lui il momento di fermarsi ai box e questa volta i suoi addetti al pit stop sono precisi, veloci e puntuali. La sosta dura 2.4 secondi e quando esce si ritrova magicamente davanti a Tsunoda. L'overcut ha dato i suoi frutti. Seb si ritrova in settima posizione. Fra Vettel e l'Aston Martin le cose cominciano a funzionare. La macchina sembra sempre più performante e le comunicazioni fra lui e il suo ingegnere, Chris Conin, sono davvero fruttuose. Inoltre sembra che al muretto c'è una fiducia totale del pilota, c'è una simbiosi che porta serenità e concentrazione. A Seb viene chiesto di preservare le Hard per i primi 7 giri, lo stint che dovrà effettuare sarà molto lungo e bisogna in questa fase essere conservativi. 

Nonostante lo spirito di conservazione che Seb adotta ha un ritmo decisamente più veloce sia di Leclerc che di Gasly che lo precedono, segno che la sua AMR21 riesce a portare in temperatura le gomme con una facilità disarmante. Tutto sembra presagire che finalmente il bilanciamento della sua monoposto sia ottimale. 

Al giro 31 avviene il primo episodio clou della gara. Ahimè è Stroll ad essere protagonista non voluto di un incidente, causato dalla foratura della posteriore sinistra. Lo schianto è davvero tremendo ma fortunatamente il pilota canadese esce illeso dalla sua vettura. Si entra in regime di safety car ed il gruppo si compatta. Per Seb l'occasione diventa ghiotta. Tutto ancora può succedere.

Questa è una fase importantissima e Vettel riesce a gestire in maniera ottimale i giri dietro alla vettura di sicurezza tanto che al momento della ripartenza è subito arrembante e deciso nelle operazioni. Vettel supera Leclerc e si mette alla caccia di Gasly che supererà sul rettilineo principale poco dopo. Il tedesco si ritrova in quarta posizione. Sono sette le posizioni recuperate sino a questo momento. Davvero una bella progressione.

Tutto funziona a meraviglia, Seb non guida ma letteralmente pennella le curve, mai una sbavatura, è un piacere vederlo alla guida.

Ha ritmo il ragazzo talmente tanto che riesce a distanziare sia il pilota francese dell'Alpha Tauri che Leclerc che durante la gara non riesce, quasi mai, ad avere passo per concorrere a posizioni elevate. 

La situazione sembra oramai stabilizzarsi. La Red Bull comanda con entrambi i piloti, Hamilton segue e Seb è in quarta posizione. Se finisse così sarebbe comunque un successo, a tutto tondo direi. Sarebbe davvero un'iniezione di fiducia incredibile per affrontare le prossime gara con convinzione e forza. 

 

 

Ma a pochi km dalla fine arriva l'ennesimo colpo di scena. Il leader della gara è costretto al ritiro dopo un incidente che richiama alla perfezione lo schianto di Lance Stroll. Stessa gomma a forare, stesso destino per il pilota olandese della Red Bull che vede sfumare una possibile e chiara vittoria. 

A questo punto la gara viene sospesa, i piloti rientrano in pit-lane. Vettel ora è terzo e potrebbe agguantare il podio. 

Dalla direzione di gara arriva il verdetto: standing start, ovvero partenza da fermo in griglia con l'ordine di partenza che segue la classifica momentanea. 

Allo start Seb parte bene e pulito. Sa che non deve commettere errori se vuole andare a podio, sa che manca poco alla fine e sa che deve portare punti a casa. La sua partenza è favolosa, certamente non si può dire la stessa cosa di Lewis Hamilton che sbaglia la frenata in curva 1, arriva al bloccaggio, va lungo e sprofonda in classifica. 

Vettel si ritrova in seconda posizione, nulla possono contro di lui sia Gasly che Leclerc. 

Il tedesco è in uno stato di forma invidiabile e porta la vettura al traguardo gestendo i km rimanenti alla perfezione. 

 

Dalla rabbia del sabato alla felicità del team radio della domenica, credo che Sebastian Vettel, se in Francia si dovessero ripetere le prestazioni viste nel circuito azero, potrebbe far bene e dire la propria. Magari potrebbe diventare abitudine per il pilota, vestito di verde, stabilirsi con regolarità in posizioni al vertice. La squadra è in netta crescita e questo lo possiamo dire perchè, non solo Vettel ha mostrato quanto la macchina sia migliorata, ma anche Stroll stava guidando in modo eccellente, mostrando a tutti una messa a punto ottima per entrambi i drivers. La parabola ascendente vista in queste due gare è simbolo di duro lavoro e di una bella armonia che traspare nel team. La strada è ancora in salita per l'Aston Martin ma adesso sappiamo che sono ben equipaggiati, sappiamo che sanno come lavorare, sappiamo che sanno come affrontare le difficoltà e come essere squadra. 

Effettivamente per un pilota è determinante far parte di una squadra coesa in cui regna rispetto reciproco. Che sia solo l'inizio di una bella avventura ricca di soddisfazioni? 

A questa domanda risponderemo dopo il gran premio di Francia! 

 

“È stata una buona giornata. Sono al settimo cielo. Per la squadra è fantastico, ovviamente, un podio. Non ce lo aspettavamo quando siamo venuti qui. Già venerdì mi sentivo bene in macchina. Ero abbastanza rilassato. Ieri (sabato) non ce l’abbiamo fatta ad ottenere un buon risultato, ma oggi (domenica) è ancora più dolce.” (Sebastian Vettel alla fine della gara)

Primo podio con l'Aston Martin, unico fra i piloti a salire sul podio con tre diversi team durante l'era ibrida e quarto team con cui raggiunge il podio nella sua carriera: sono davvero numeri interessanti e risultati davvero stupefacenti. 

Mai dare per morto un pilota come Sebastian Vettel perchè vi potrà stupire con gli effetti speciali. 

Il racconto del suo fine settimana è finito! 

Ci vediamo al prossimo articolo! 

 

 

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Commenti: 1
  • #1

    pancake (sabato, 12 giugno 2021 16:38)

    Grande Laura, proprio una bella idea questa rubrica, continua così! ^^