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BAKU: PODIO A SORPRESA

DI LAURA PIRAS

Chissà quante volte ci siamo ripetuti in testa in questo inizio di campionato la nenia: il podio domenica sarà Hamilton, Verstappen e Bottas o Verstappen, Hamilton e Bottas. Chissà quante volte abbiamo pensato che non avremmo mai visto altre squadre festeggiare qualcosa di bello oltre Red Bull e Mercedes e invece il 2021 si sta rivelando una bella sorpresa. Prima a Monaco e ora con Baku abbiamo potuto assaporare e godere di colori diversi nell'Olimpo dei più bravi. 

A vincere la gara è stato Sergio Perez, pilota non solido di più, tosto ma intelligente e capace di exploit interessanti soprattutto durante gare rocambolesche. Il messicano testimonia che lui c'è quando i giochi si fanno articolati e duri e inoltre non poteva scegliere cornice più giusta dove agguantare il suo primo trionfo in Red Bull. Tra il Checo e Baku c'è un bel legame infatti Perez ha una bella confidenza con questo tracciato. Ancora per Sergio c'è del lavoro da fare in qualifica per affinare al meglio il giro secco ma in gara piano piano sta risalendo la china, segno che si trova sempre più a suo agio con la RB16B, vettura che sta facendo faville su quasi tutte le piste. 

La Red Bull non è una squadretta anzi è uno squadrone che sicuramente darà filo da torcere all'armata tedesca della Mercedes, anche perchè, a differenza della Ferrari, il team di Mylton Keynes ha sempre portato aggiornamenti vigorosi nella seconda metà del campionato. I due contendenti al titolo sanno che si giocheranno tutto sino all'ultimo punto e sanno che le seconde guide saranno determinanti a tale scopo. La Red Bull può contare su Sergio ma la Mercedes può contare ancora su Bottas? Valtteri sembra oramai isolato dal contesto e non è più costante come un tempo. Possibile spaccatura fra lui e la squadra? 

Ancora complimenti a Perez per la vittoria, spero sinceramente di rivederti così gioioso e vincente! Te lo meriti. 

In seconda posizione, con i colori argentati della medaglia che si riserva a chi arriva dietro al primo, c'è un grandissimo Sebastian Vettel che ha disputato una gara assolutamente da manuale. Ieri Vettel aveva letteralmente le ali sulla pista di Baku, mai un errore in tutti i 51 giri della gara, mai una sbavatura, con la sua Honey Ryder danzava nelle curve del circuito azero e imponeva stoccate incredibili in rettilineo. E' proprio vero che quando un pilota guida una macchina che si avvicina alle sue caratteristiche di guida riesce a fare magie. Ed è meraviglioso vedere come in un circuito così tecnico e atipico esca il manico di un driver che molti credevano morto, bollito, sepolto. E invece Sebastian Vettel c'è e darà il suo contributo per rendere questo 2021 ancora più scoppiettante. Che gara per il tedesco ieri: 19 giri con le soft seguendo un ritmo davvero instancabile, una lucidità di gara pazzesca e una grande gestione di ogni fase della gara. Ha saputo attaccare nel momento giusto, ha saputo controllare la situazione quando era opportuno e ha colto tutte le occasioni giuste per avanzare in classifica. Era da un po' che il tedesco non guidava con tale convinzione, vuol dire che forse forse in Aston Martin stanno capendo la vettura e sanno come meglio bilanciarla almeno per la gara. C'è da migliorare in qualifica, o meglio c'è da avere più fortuna in qualifica ma credo che il karma troverà modo di essere più benevolo con Sebastian. Un po' di buona sorte non guasta mai no? Vettel, noi vogliamo continuare a vederti danzare come hai fatto domenica. Non ci deludere! 

E arriviamo a Pierre Gasly, custode brillante dell'ultimo gradino del podio.

Che pilota in crescita Pierre in Alpha Tauri, tanto che non mi ricordo più del suo periodo in Red Bull. 

Gasly è il chiaro esempio che quando si trova l'ambiente giusto è un attimo splendere e brillare come una stella luminosa. Dopo esser stato massacrato , criticato e offeso per il suo rendimento in Red Bull Pierre ha trovato nella scuderia di Faenza un terreno fertile per togliersi qualche sassolino dalla scarpa e per tornare ad essere sereno e felice. Come al solito la Formula 1 ci racconta storie che vanno interpretate nel modo giusto. Non c'è solo il bianco e il nero, ci sono tremila sfaccettature da capire e carpire. Un pilota se non rende non è solo per demeriti personali ma molto probabilmente ciò che vediamo è frutto del lavoro che c'è fra team e driver. Non tutto arriva ai nostri occhi, magari c'è qualche falla nel sistema che noi esterni non possiamo vedere sempre, falle che possono spiegare piccole e grandi cose a noi totalmente difficili da interpretare. Come a Monza Gasly ieri ha difeso con le unghie e con i denti la sua posizione, non voleva farsela scappare e alla fine è uscito lui vittorioso dal duello con Leclerc. Voleva il terzo piazzamento e l'ha ottenuto. Senza se e senza ma. 

 

 

E' stato bello poter vedere questi tre ragazzi sul podio, se lo sono meritato tutti e tre. E' stato tutto così inconsueto e speciale che ancora non sembra vero a tutti. Siamo stati testimoni oculari di una domenica pazza, fatta di incidenti davvero assurdi, errori che profumano di rarità e attimi di estasi pura. 

Ci chiediamo spesso perchè seguiamo la formula 1. 

La gara di domenica è la nostra grande risposta. Quando avremo dubbi, perchè ne avremo ancora, riguardiamo ciò che è avvenuto fra le stradine di Baku e avremo tutte le risposte alle nostre ansie e ai nostri patemi d'animo. 

Al prossimo gran premio! 

 

 

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