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PREVIEW GRAN PREMIO PORTOGALLO

DI NICOLA SIGISMONDI

Dopo il caotico GP di Imola, il Circus farà tappa nella penisola iberica, precisamente nella regione dell’Algarve per il GP del Portogallo. Il circuito che ospiterà la terza gara del mondiale sarà l’Autodromo Internazionale dell’Algarve a Portimao. Dopo l’aggiunta last minute nel 2020, anche quest’anno, per la seconda edizione, il GP del Portogallo è entrato ufficialmente nel calendario poche settimane dall’avvio del mondiale sempre a causa della situazione globale che stiamo vivendo.

Ma andiamo ora a conoscere meglio il circuito che sarà teatro della tappa numero 3 di questo mondiale 2021 di F1.

 

Caratteristiche del circuito ed assetti delle vetture.

 

 

Il tracciato di Portimao si percorrere in senso orario ed ha una lunghezza di 4,653 km con 15 curve (di cui 9 a destra e 6 a sinistra), da percorrere per 66 volte in gara, per una distanza complessiva di 306.826 km. Presenta una sola, e lunga, zona DRS sul rettilineo principale. È un circuito molto particolare fatto di tantissimi saliscendi ripidi, curvoni veloci, tornantini lenti, con diverse curve cieche dove è difficile vedere i punti di corda, quindi conta molto fare bene la ricognizione il giovedì per aver i giusti punti di riferimento per le frenate. Per valutare le caratteristiche di una vettura, e capire gli effettivi valori in campo al momento, è un tracciato molto probante perché serve avere un po’ di tutto. Il carico aerodinamico richiesto è medio-alto. Per affrontare al meglio questa pista bisogna avere una monoposto ben bilanciata con un’ottima efficienza aerodinamica ed un buon motore per affrontare il rettilineo principale al meglio, un anteriore rapido, preciso e solido che ti permetta di essere agile nei cambi di direzione, un posteriore piantato a terra e che non scivoli troppo facendo eccessivamente surriscaldare gli pneumatici così da aumentare il degrado gomma, viste le tante ripartenze a basse velocità presenti. Inoltre bisogna avere un set-up meccanico ottimale, abbastanza morbido, che faccia sì di ammortizzare al meglio tutte le disconnessioni presenti, date dai vari saliscendi disseminati sul tracciato. L’asfalto ha un basso grado di abrasività, quindi l’usura gomma non sarà un fattore determinante a differenza del degrado.

 

 

A spasso per il circuito di Portimao

 

 

Ora andiamo a vedere come trovare il giro perfetto a Portimao.

Si inizia il giro scollinando sul traguardo a DRS aperto e massima potenza. Si scende verso approccio di curva 1 (chiamata Primeira) e si frena molto tardi, attorno ai 50 metri, scalando 2/3 tre marce e sterzando in maniera molto secca verso destra, provando a portare più velocità possibile. Attenzione a non sfruttare troppo la pista in uscita, i track limits possono cancellare il giro. Curva 2 è una leggera piega verso destra, molto importante per posizionarsi al meglio per la staccata di curva 3 (la Lagos), il primo tornantino che si incontra sul circuito. Si frena più o meno anche qui ai 50 metri, e si passa dalla 6° marcia alla 3° o 2°, si passa molto vicini al cordolo per trovarsi molto interni (non sfruttando il cordolo in uscita) ed in una posizione corretta per preparare curva 4, che è cieca visto che è in leggera salita, spalancando completamente la farfalla e buttando dentro 3/4 marce. Qui è facile accusare del sottosterzo, finire oltre il cordolo e di conseguenza andare oltre i track limits e di fatto vedersi il giro annullato. Si affronta il secondo ed ultimo rettilineo presente sul tracciato, andando sempre in discesa per affrontare la curva più lenta di Portimao: il tornantino di curva 5 chiamata Torre Vip, ma prima di arrivarci termina il primo settore. Come detto, così come per curva 1, si effettua la staccata in discesa frenando poco prima dei 50 metri, passando dalla 7° alla 2°, facendo attenzione a non bloccare l’anteriore. Qui comincia il tratto rollecoaster e più tecnico della pista. Si traziona sfruttando tutta la pista buttando dentro 4 marce, si sta sulla sinistra del tracciato per affrontare la cieca semi piega verso sinistra per preparare al meglio la doppia curva a destra in salita (la 7 e la 8 chiamata Samsung). Si cerca di ritardare molto la frenata per portare quanto più velocità possibile dentro la Samsung, ed è importante non avere instabilità al posteriore, oltre ad un anteriore preciso, così da evitare un’uscita di pista o comunque perdere del tempo prezioso. Si sfrutta tutto il cordolo in uscita, evitando di finire con le ruote sulla ghiaia, per affrontare la discesa che porta alla curva 9 a sinistra, anch’essa in salita ed una piega da fare full gas in 7° marcia. Il tratto delle curve Portimao (la 10) e la 11, è molto tecnico e difficile, perché da come si imposta la 10 di conseguenza viene la 11. La Portimao infatti è un’ennesima curva cieca dove non si vede l’apex, bisogna ritardare quanto possibile la frenata per portare più velocità a centro curva e fare una classica traiettoria a V, andando a richiamare l’anteriore una volta arrivati a ridosso del cordolo in uscita così da portarlo dentro per andare ad affrontare la curva 11, passando stretti sul cordolo interno. In questo tratto è importante avere un ottimo anteriore perché questa serie di curve si affrontano in combinato con il volante girato verso destra ed il freno attivo. Si ritorna in discesa, e poco dopo essersi lasciati alle spalle la 11 termina il secondo settore. La curva 12 a sinistra è un’altra curva apparente visto che è in salita è si affronta full gas, ma è importante andare a colpire il cordolo interno e poi riaprire subito il volante sfruttando tutto il cordolo in uscita, sulla destra, per andare ad impostare al meglio la 13 in leggera salita. Anche qui si frena intorno ai 50 scalando 3 marce, passando dalla 7° alla 4°. Si passa molto interni sul cordolo, per poi usare tutta l’uscita ed iniziare una nuova discesa verso la curva 14, la Sagres. Dopo aver affrontato l’uscita della 13, si inizia a spostarsi versa sinistra per affrontare la curva 14 a destra che è curvone in discesa. Si frena leggermente molto in ritardo, togliendo una marcia, per avvicinarsi al cordolo interno per poi spalancare il gas e sfruttare tutto il cordolo in uscita. Bisogna rimanere con mezza macchina in pista per non farsi annullare il giro però. A questo punto si affronta l’ultima curva e cioè la 15 la Galp. Curvone a destra da fare in pieno senza problemi, per poi attivare il DRS ed andare a scollinare nuovamente sul traguardo.

Ed è così che termina il giro sul tracciato del Portogallo.

 

 

Hotspots per il sorpasso

 

Sorpassare in Portogallo è abbastanza facile, grazie anche all’aiuto del DRS e della scia sul rettilineo principale, come abbiamo potuto vedere l’anno scorso. Sono diversi infatti in cui è possibile sorpassare qui. Abbiamo curva 1, le staccata di curva 3, 5 ed anche 13.

Mescole GP Portogallo 2021

 

Pirelli PZero White Hard: C1

Pirelli PZero Yellow Medium: C2

Pirelli PZero Red Soft: C3

Statistiche GP del Portogallo

 

Edizioni disputate: 1

Lunghezza tracciato: 4,653 km

N. di curve: 15

N. di giri: 66

Distanza GP: 306.826 km

Piloti con il maggior numero di vittorie: Lewis Hamilton x1 (2020 Mercedes)

Squadra con il maggior numero di vittorie: Mercedes x1 (Lewis Hamilton 2020)

Piloti con il maggior numero di pole position: Lewis Hamilton x1 (2020 Mercedes)

Squadre con il maggior numero di pole: Mercedes x1 (Hamilton 2020)

Pilota con il maggior numero di giri veloce: Hamilton x1 (2020 Mercedes)

Squadra con il maggior numero di giri veloce: Mercedes x5 (Hamilton 2020)

Giro record assoluto del tracciato: 1:16:466 Bottas/Mercedes (2020)

Giro record in qualifica: 1:16:652 Hamilton/Mercedes (2020)

Giro record in gara: 1:18:750 Hamilton/Mercedes (2020)

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