· 

BASTA TRACK LIMITS, VOGLIAMO LA GHIAIA

DI LAURA PIRAS

Altro che Max Verstappen e Lewis Hamilton, i protagonisti indiscussi di questo inizio di campionato sono i track limits.

 

Sia in Bahrain che ad Imola sono stati letteralmente sulla bocca di tutti. In Bahrain Max Verstappen non rispettando i track limits ha dovuto ridare la posizione a Lewis Hamilton, dopo averlo sorpassato. A quel punto addio sogni di gloria!

Ad Imola i track limits hanno causato non pochi grattacapi ai piloti soprattutto durante le qualifiche con la griglia di partenza che subiva variazioni su variazioni a causa di numerosi tempi cancellati. 

Certamente non solo i track limits ci stanno dando parecchie noie e fastidi a noi tifosi, ma ultimamente ci siamo concentrati sui limiti della pista perchè hanno dato prova di come la situazione può cambiare repentinamente. 

 

La Formula 1 lo scorso fine settimana è tornata ad Imola e anche lì si sono imposti i track limits, non in tutto il circuito, ma alla Piratella e alla Variante Alta. Curve come la famosa Tamburello, le straordinarie Rivazza e Villeneuve non sono state prese in esame. Magicamente da sole sono riuscite a diventare limiti naturali da rispettare! 

Invece alla Piratella e alla Variante Alta, come detto prima, dove si sono adottati i track limits, è scoppiata la confusione più totale. Un chiaro esempio del caos che hanno scaturito i limiti del tracciato è da ritrovare nelle qualifiche dove Lando Norris che aveva siglato un tempo di tutto rispetto durante le qualifiche, tempo che si è visto cancellare per essere andato solo di qualche centimetro oltre i track limits.

Il pilota britannico della McLaren Q3 aveva fatto segnare una prova incredibile, 1:14:454, veramente una bellissima prestazione, che aveva permesso lui di agguantare il secondo posto provvisorio. Ma ecco la beffa: tempo cancellato per non aver rispettato i track limits alla curva della Piratella. Pochi centimetri, un'inezia per noi. Per Norris invece questa distanza quasi infinitesimale si è tramutata in un infinito negativo piena di frustrazioni. Senza questo tipo di penalizzazione Norris sarebbe partito terzo in griglia ma, ahimè per lui, si è dovuto accontentare della settima posizione, partendo oltretutto dietro al compagno di squadra Ricciardo. 

 

Ecco le parole di Norris in merito:

 

In realtà sono rimasto sorpreso dalla decisione dei commissari. Quel giro, a vederla bene, non era diverso da quello che avevo fatto precedentemente. Non mi è sembrato di essermi spinto più in là del dovuto in quella curva, quindi ero sicuro e soddisfatto di star facendo un buon giro. La notizia che mi hanno dato per radio, quella dell’annullamento del tempo, mi ha colto di sorpresa. Quando stai guidando non senti quella differenza di pochi centimetri. Perchè alla fine si è trattato di una manciata di centimetri, che sicuramente non mi hanno dato chissà quale gran vantaggio. Si tratta di una curva molto veloce, che ti porta ad andare un po’ più largo“.

 

Non solo Norris ha avuto parole amare contro i track limits, anche Pierre Gasly, pilota AlphaTauri ha rimarcato un certo disagio:

 

“Non sopporto il sistema dei track limits, mi hanno cancellato due giri. Alla fine è lo stesso per tutti, non mi voglio lamentare, ma sarebbe meglio fare sempre la stessa cosa. Davanti alla TV molti non capiranno nulla, una curva ha un limite, un’altra ne ha uno diverso o puoi fare quello che vuoi. Diventa tutto un serio casino”.

 

Secondo il mio modesto parere il ritorno alla ghiaia è l'unica soluzione a questo problema, anche perchè le regole cambiano spesso nel corso dell'anno e non c'è una chiarezza continua da parte dei commissari di gara che il giorno prima mettono in atto una linea di pensiero ben chiara per poi rimangiarsela il giorno dopo. 

I piloti meritano chiarezza, i tifosi meritano chiarezza e anche chi scrive di questo sport merita la stessa cosa. 

Inoltre non credo che sia giusto far affievolire l'entusiasmo di noi tifosi. Ci ritroviamo ad urlare dalla gioia o dal piacere perchè un pilota è riuscito nell'impresa di far segnare un giro interessante! 

Un secondo prima viviamo uno stato di profonda eccitazione e un istante dopo sprofondiamo in una frustrazione immensa! 

Dicono spesso che la Formula 1 è nostra, che senza noi tifosi non andrebbe avanti ma nutro parecchi dubbi a riguardo. Non ascoltano mai ciò che abbiamo da dire, pensano solamente ai loro interessi e cercano di accontentarci con piccoli contentini. 

Ma noi tifosi vogliamo di più. 

Ci meritiamo di vedere spettacolo, ci meritiamo di vivere questo sport con leggerezza riflettendo su ciò che conta.

Queste macchinazioni a mio avviso non fanno altro che offuscarci la mente distogliendoci dalla pura velocità, dai sorpassi, dalla tecnica e dalla storia di questo sport. 

Non possiamo andare avanti pensando a quanto siano importanti i sensori! 

Non possiamo andare avanti pensando che dietro ad ogni singolo gesto che compie un pilota ci sia tutta questa incertezza. 

Anche perchè per la stessa dinamica ci sono piloti che mantengono il loro tempo, come Stroll sempre ad Imola, e invece altri vengano penalizzati (Norris) e non è possibile avere due pesi e due misure con chi ci rimette la vita in pista.  

Che si rimetta la ghiaia. 

Se un pilota sbaglia pagherà ma avrà la sicurezza matematica che ciò che ha fatto non potrà essere nè cancellato, nè modificato nel tempo. 

 

 

Scrivi commento

Commenti: 1
  • #1

    Daniele (mercoledì, 21 aprile 2021 21:30)

    E da quando in qua Laura è diventata polemica???
    Scherzo! sono felice di leggere quello che in realtà pensiamo tutti!
    Questi track limits hanno rotto le scatole...che tornasse la ghiaia!