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STORIA ED EVOLUZIONE DEL GRAN PREMIO DEL BAHRAIN

DI MARCO TERRAGNI

Il Bahrain è un piccolo stato del Medioriente che si affaccia sul golfo persico, un arcipelago di 33 isole di cui la più grande da il nome allo stato. Dal 1783 è governata dalla famiglia Al Khalifa, nell'ottocento è stato di fatto un protettorato britannico divenuto ufficiale dal 1916. Conquistò l'indipendenza nel 1971 formandosi come un emiro e diventando nel 2002 una monarchia costituzionale.

Noto per le riserve di Petrolio e le perle, per dare risalto alla sua entrata in scena nel mondo internazionale la famiglia reale decise di impegnarsi per ospitare un grande evento che garantisca al paese una grande finestra di visibilità. Proprio nello stesso periodo, la Formula 1 era interessata ad aprirsi a nuove tappe fuori all'Europa soprattutto in Asia che potessero aprire nuovi mercati e garantire un forte gettito di denaro. Grazie al forte sostegno del principe ereditario Salman bin Hamad Al Khalifa il paese riuscì ad entrare in calendario, diventando il primo paese del Medioriente ad ospitare una tappa della categoria regina del motorsport.

Il progetto di realizzazione viene affidato ad Herman Tilke per un costo totale di realizzazione dell'impianto quantificato in 150 milioni di dollari.

Il tracciato nella versione Gran Prix è lungo 5412 m e conta 15 curve. Il circuito dispone di vari layout ed oltre alla versione utilizzata per la F1 è presente una versione "endurance"(che è la  più lunga), tre versioni brevi ovvero outer, paddock,Oasis oltre ad avere una versione ovale ed una striscia per le gare di dragster

Circuito stop and go, alterna lunghi rettilinei a staccare decise e curve lente anche se sono presenti un buon numero di curve veloci. Un costante problema del tracciato è il vento, che porta spesso sabbia sul tracciato rendono a volte difficoltoso la guida in traiettoria (negli ultimi test come nel 2009 si è assistito anche ad una piccola tempesta di sabbia che ha reso difficile girare ai piloti). Essendo una "cattedrale del deserto" in mezzo ad una pietraia, il circuito ha una capienza massima di 50.000 spettatori poiché concepito soprattutto per il pubblico televisivo. Come spesso accade nei progetti di Tilke, è presente un forte elemento architettonico che caratterizza il circuito ed in questo caso la "Torre" che caratterizza il paddock.

Il tracciato è stato spesso teatro di test invernali. Le squadre vi hanno svolto l'ultima sessione di test nel 2007 prima dell'inizio del mondiale mentre nel 2008 e 2009 solo da Ferrari, Toyota e BMW (solo nel 2009) decisero di svolgere alcuni giorni di prove sul tracciato prima del mondiale. Nel 2014 ancora si sono svolte le ultime giornate dei test prima d'inizio del campionato. Il Bahrain paga la grande distanza dall'Europa e gli alti costi logistici che rendono difficile svolgere una sessione di test sul tracciato e per questo le squadre preferiscono provare in Europa(con il rischio in inverno di maltempo).

I primi gran premi a Manama

 

Nonostante il grande investimento, la prima gara rischiò di essere annullata a causa del ritardo nei tempi di conclusione dei lavori con gli organizzatori che chiesero di rinviare il gran premio nel 2005, ma Ecclestone si oppose fermamente. I lavori riuscirono ad essere  terminati meno di un mese prima dell'evento e la gara si tenne regolarmente nella data prevista, il 4 aprile 2004. Essendo la zona turbolenta ed il rischio terroristico sempre presente, furono attuate per il weekend altissime misure di sicurezza, ma si rivelarono per fortuna superflue.

Il fine settimana fu dominato dalla Ferrari, che occupò interamente la prima fila ed ottenne una doppietta in gara, con Micheal Schumacher davanti a Barrichello e alla Bar-Honda di Jenson Button con Jean Todt che affermò che l'asfalto del circuito, posato dalla Shell era molto simile a quello di Fiorano!

Sul podio non si festeggiò con il tradizionale champagne, anche se il consumo di alcol non è vietato nel paese, ma con una bevanda non alcolica all'acqua di rose, chiamata Waard (spesso poco apprezzata dai piloti!).

Per l'edizione del 2005 il tracciato subì una piccola modifica a curva 4 per renderla più veloce, con la lunghezza totale del circuito diminuita di 5 metri. Questa seconda edizione del gran premio si svolse nel lutto perché poche ore prima della corsa era venuto a mancare Papa Giovanni Paolo II°. Per questo motivo la RAI non trasmise in diretta il gran premio (così come altre emittenti) obbligando il pubblico italiano ad una differita nei giorni successivi per recuperare la corsa. La Ferrari corse con il muso dipinto di nero e sul podio non ci furono festeggiamenti anche grazie all'insistenza di Jarno Trulli (2°) che convinse i compagni di podio, il vincitore Alonso su Renault e Raikkonen a non festeggiare.

Le edizioni del 2007 e 2008 furono dominate dalla Ferrari e da Massa. Da ricordare nel 2008 la prima ed unica pole ottenuta da Kubica e da BMW la quale, nonostante la doppietta Ferrari, lasciò il Bahrein per la prima volta in testa al campionato costruttori.

Nel 2009 il gran premio vive un antefatto polemico perché nella settimana della corsa arriva la decisione della FIA sulla protesta contro il doppio diffusore della Brawn GP che sta dominando l'inizio della stagione(diffusore utilizzato anche da Toyota e Williams) che viene giudicato regolare. Il weekend vede l'ultima pole position per Trulli e Toyota, la quale occupa l'intera prima fila ma questo non basta per concludere al primo posto che sarà invece conquistato proprio da Button sulla Brawn.

Le due tappe inaugurali(2006-2010)

 

Nel 2006 il Bahrain fu la tappa inaugurale del campionato poiché l'Australia, che ospitava la corsa inaugurale fin dal 1996, era impegnata nell'organizzazione dei XVIII° giochi del Commonwealth. La corsa vide un testa a testa tra la Ferrari di Schumacher, partito in pole e la Renault di Alonso con il secondo che vinse sorpassando il rivale dopo la seconda sosta. Questo gran premio vide l'esordio di Nico Rosberg che a fine gara ottenne il giro più veloce diventando il più giovane ad ottenere un simile traguardo (record successivamente battuto da Hamilton).

Nel 2010 il Bahrain è per la seconda volta la tappa inaugurale del mondiale. Per festeggiare il 60° anniversario della Formula 1 gli organizzatori decidono di utilizzare il layout endurance. Lungo 6.299 m, conta 24 curve ma soprattutto cambia molto la configurazione del tracciato. Il nuovo tratto inizia dopo curva 4 ed aggiunge 9 curve quasi tutte medio lente e a causa di ciò il nuovo layout verrà poco apprezzato da piloti e pubblico e non sarà più riproposto in futuro. Dal punto di vista sportivo è una mezza rivoluzione: c’è il ritorno di Schumacher con Mercedes (che aveva acquistato la Brawn GP), di Sauber al posto di BMW, il ritiro di Toyota ed il debutto di 3 nuovi team: Virgin, Lotus ed HRT. I rifornimenti vengono banditi e cambia totalmente il sistema di punteggio, progettato sul modello Motogp allo scopo di incentivare la lotta per la Vittoria. La gara vede una doppietta Ferrari con Alonso che al debutto in rosso ottiene subito una vittoria, ottenuta anche grazie al problema all'alternatore del poleman Vettel che fino a quel momento aveva dominato la corsa e che lo obbligarono a chiudere solamente al 4° posto.

Il pilota tedesco della Red Bull si rifarà nel 2012 e nel 2013 dove vince in entrambi i casi, nel 12 ottenendo addirittura un hat trick (il quarto per lui) e precedendo in entrambe le annate le Lotus di Raikkonen e Grosjean. L'edizione del 2011 non si svolse a causa delle forti proteste nel paese.

Sahkir by night e la sfida sotto le stelle tra Ferrari e Mercedes.

 

Nel 2014 per festeggiare il decennale della corsa viene deciso di far iniziare il gran premio al tramonto per poi terminare sotto i riflettori artificiali come avviene ad Abu Dhabi. La corsa è nota per uno dei duelli più entusiasmanti del decennio che vede coinvolti i 2 alfieri della Mercedes Hamilton e Rosberg che si contendono la gara a suon di sorpassi, con l'inglese che alla fine prevarrà. È il gran premio che conferma la totale supremazia della Mercedes e dalla sua PU turbo ibrida, il ritorno sul podio per Force India dal 2009 e la conferma delle difficoltà di Ferrari, che concludono rispettivamente 7° e 8°. Il presidente Montezemolo lascia in anticipo il circuito affermando che  "Non c'è molto da vedere. Siamo troppo lenti sul rettilineo, c'è mancanza di potenza" mentre nei giorni successivi arriveranno le dimissioni del Team Principal Stefano Domenicali a riprova delle difficoltà di Maranello.

L'anno successivo arriverà però una piccola riscossa per il team italiano. Infatti nel 2015 le Ferrari contendono per tutto il weekend la corsa alla Mercedes di Hamilton. Il sabato è Vettel ad andare vicino alla pole, mentre la domenica sarà Raikkonen a sfiorare la vittoria anche per i problemi ai freni negli ultimi giri alle due auto di Stoccarda che costano a Rosberg il 2 posto e a Lewis quasi il successo.

L'anno successivo è anche più particolare. Per la seconda ed ultima volta si assiste alle contestate qualifiche ad eliminazione in Australia, introdotte per espresso volere di Ecclestone e che prevedevano la stessa strutture delle normali qualifiche ma l'eliminazione dopo un certo periodo di tempo del pilota più lento a cui segue ogni 90 secondi l'eliminazione del pilota più lento. Anche in Bahrein si rivelerà un fiasco, dove negli ultimi minuti nessuno girava in pista. La gara regalò subito un colpo di scena con la SF16-H di Vettel che andò in fumo nel giro di ricognizione. La corsa vide la Vittoria di Rosberg seguito da Raikkonen mentre il poleman Hamilton(3°) fu rallentato da un'incidente al via con la Williams del futuro compagno Bottas.

Il 2017 e 2018 videro la riscossa Ferrari che ottenne 2 vittorie consecutive con Vettel, la prima conquistata il giorno di Pasqua dopo che il giorno precedente c'era stata la prima pole in carriera per Bottas mentre la seconda fu ottenuta con una grandissima gestione gomme oramai finite battendo sul filo di lana la Mercedes di Bottas. Il 2019 vide la Vittoria di Hamilton e di Mercedes dopo che il poleman e dominatore della gara Leclerc, che si era sfidato ad inizio gara con il compagno e capitano Vettel era stato rallentato da un problema alla PU.

Nell'ultimo anno per la prima volta nella sia storia il gran premio viene svolto a fine anno a causa delle problematiche legate alla pandemia di coronavirus ed in un doppio appuntamento. Per evitare come in Austria e Gran Bretagna di svolgere due gare sullo stesso circuito per creare maggiore varietà la seconda tappa  fu organizzata  nell'Outer Circuit. Lungo 3 543 metri e che conta solo 11 curve e che rende il tracciato ancora più veloce (poiché collega il settore 1 e il settore 4 con una bretella) e diventando il primo tracciato della storia della F1 ad ospitare gare su tre configurazioni di tracciato diverse. Nonostante i timori, questa versione del tracciato viene generalmente apprezzata dai piloti e fu un edizione da record perché fu registrato il tempo più basso per una pole, 53.377 con Bottas con un tempo sotto al minimo che non si vedeva dal gran premio di Francia di Digione del 1973.

La prima tappa del gran premio è ricordato soprattutto per il grave incidente occorso a Romain Grosjean, che dopo un contatto al primo giro giro si schianta in maniera violenta contro le barriere. L'auto si spezza in due prende fuoco ma grazie ad Halo e alle alte misure di sicurezza di F1 il pilota riesce ad uscirne quasi del tutto indenne mentre sulla tappa corso sull'Outer Circuit vede la prima  vittoria in carriera per Sergio Perez e per Racing Point al termine di un gran premio ricco di emozioni.

Per il 2021 il circuito di Sahkir ospiterà per la terza volta l'avvio del mondiale sempre per motivazioni legata al covid, con l’Australia che ha dovuto accettare lo spostamento a novembre e per la prima volta dal 2014 ha di nuovo ospitato i test.


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