· 

SPRINT RACE: CHE SENSO HA?


DI NICOLA SIGISMONDI

Finiti i test dello scorso weekend, ormai manca pochissimo all’inizio della stagione 2021. Ma dal Bahrain è venuta fuori una notizia che non è andata giù a moltissimi appassionati: infatti è ormai cosa fatta per la sprint race del sabato.

 

Come sapete, durante quest’inverno, Liberty Media ha avanzato la proposta di una gara sprint, di 100km, il sabato in sostituzione delle qualifiche. Al momento pare che questa prova verrà effettuata sulle piste di Silverstone, Monza ed Interlagos. Le squadre hanno accettato di parlarne e di sostenere questo progetto. Nei tre giorni di test sono state svolte riunioni tra i proprietari del Circus, i team ed i piloti. A quanto pare si tratta, ormai, solamente di formalizzare questa decisione la prossima settimana (prima del semaforo verde del Bahrain) tramite una votazione online.

 

Ma in tutto questo i protagonisti, e cioè i piloti, hanno espresso la loro riluttanza a LM su questa proposta, e uno dei maggiori oppositori è il 4 volte campione del mondo Sebastian Vettel. Il tedesco interpellato sulla questione durante la presentazione della nuova AMR21 ha dichiarato che “è inutile avere una prefinale prima di una finale”. Una dichiarazione che non fa una grinza. Perché dalle indiscrezioni che sono venute fuori da Sakhir questa gara, che andrà a formare la griglia della domenica, assegnerà rispettivamente, 3, 2 ed 1 punto ai primi tre classificati.

 

Allora mi spiegate perché un pilota dovrebbe rischiare di distruggere la macchina in vista della domenica (perché si sa che soprattutto in partenza il rischio di danni è alle stelle), solo per partire un paio di posizioni più avanti, se tutto va bene?

E questo vale soprattutto per i piloti di centro gruppo che sanno di non avere speranze di vittoria.

Poi perché LM si ostina a voler stravolgere un format così perfetto e collaudato da anni?

La spiegazione fornita da Ross Brown per giustificare questa sprint race, anzi "qualification race" come l’ha chiamata, è “per rendere più pieno il programma sia al venerdì (visto che le qualifiche classiche si disputerebbero al posto della FP2) ed il sabato, pur dovendo rimanere la gara della domenica il momento clou del weekend. E tutto questo sarà fatto per i fan”. Precisamente quali fan?

 

Sicuramente quelli occasionali che si lamentano della F1 come sport noioso, non certo quelli storici che sono incollati ogni weekend alla TV per non perdersi neanche un secondo, che sicuramente avranno seguito anche le 24 ore di test del weekend scorso pur di vedere le macchine ritornare a girare dopo mesi.

 

Come lo stesso Vettel ha ribadito, questa sarebbe solo una toppa, non la risoluzione al problema di vedere gare poco combattute per la vittoria. Poi per i team significherebbe perdere ulteriori sessioni di prove libere, soprattutto FP1 ed anche FP2 (che quest’anno, ricordiamolo, sono state ridotte di mezz’ora ciascuna), che sono fondamentali per effettuare giri per capire le monoposto, visto che ormai i test sono azzerati e ci si basa esclusivamente sulle simulazione, che però non sempre sono veritiere.

 

I legislatori dovrebbero mettersi in testa che l’unico giudice sarà sempre e solo la pista e che quindi le squadre hanno bisogno di girare per verificare che il lavoro svolto sia corretto o in quali aree ci sono da apportare dei correttivi. La spiegazione che è stata attribuita in questi anni per l’abolizione di test, ed altre questioni, è sempre una: riduzione dei costi.

 

Come puoi pensare di ridurre ulteriormente i costi se, visto che siamo entrati in regime di budget cup, con un ulteriore gara i rischi di incidenti e di rotture aumentano esponenzialmente e di contro anche i costi rischiano di avere un’impennata? Senza contare il fatto che con la riduzione delle libere, gli assetti dovranno essere fatti in fabbrica con dei software sempre più precisi. E state certi che per svilupparli il costo è tutt’altro che basso.

 

Ci sono tantissimi punti da discutere, che al momento ancora non trovano risposta, come per esempio la questione parc fermé, gomme, componenti delle power unit, lato economico ed altro.

 

Purtroppo la F1 sta sempre più cadendo in basso prendendo una direzione che inevitabilmente allontanerà anche la fan base storica. E se c’è una cosa che non deve essere toccata per non perdere definitivamente il suo DNA, è il format qualifiche-gara. Su questo veramente non transigo. Per 71 anni è sempre stato così, e parlando per me, le qualifiche sono il momento più adrenalinico di tutto il weekend, e sostituirlo con una gara inutile da 100 km, farebbe perdere tutto il fascino e l’atmosfera che si respira durante le prove ufficiali.

Ma LM ed anche i team, purtroppo, sembrano non capirlo, pensando più al loro tornaconto personale piuttosto che salvaguardare la gloriosa storia della F1.

Qualifiche Gp Singapore 2015
Qualifiche Gp Singapore 2015


Scrivi commento

Commenti: 1
  • #1

    Giorgia (giovedì, 18 marzo 2021 15:36)

    E' la prima volta che commento ma ci tenevo a dire che questo spazio che avete creato mi piace davvero molto.
    Siete bravissimi tutti a scrivere e inoltre credo che siete davvero dei ragazzi sinceri, appassionati e seri.
    Leggo sempre con piacere gli articoli che scrivete e le rubriche sono molto interessanti!
    E sapere che questo spazio è stato creato da una donna mi rende orgogliosa di fare parte dell'universo femminile...
    Laura hai avuto coraggio a creare questo blog e a metterti in gioco! Brava brava brava!

    Comunque sono d'accordo anche io con tutto quello che ha scritto Nicola!
    Veramente...non sono appassionata come voi ma credo che non valutano che certe scelte possono essere considerate come un'arma a doppio taglio.

    Vedremo come si evolveranno le cose ma per adesso non sono convinta.

    Ancora bravi!