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ALPINE F1 TEAM

DI MARCO TERRAGNI

Alpine F1 team è un team francese con sedi a Enstone, per la progettazione del telaio, e a Viry-Châtillon per quanto riguarda la PU. Conosciuto fino al 2020 come Renault, cambia nome a partire dalla nuova stagione per insistenza del CEO del gruppo Renault Luca De Meo allo scopo "che si cominci a parlare del marchio Alpine, essere sui giornali, in televisione, avere un esposizione mediatica costante grazie al team di F1” e con il marchio di vetture sportive francesi che a partire dal 2021 riunirà tutte le attività del motorsport aziendale con l'unione sotto Alpine anche di Renault Sport Cars e Renault Sport Racing.

Renault ha una lunga storia in Formula 1 ricca di successi, correndo sia come costruttore tra gli anni 70-80 e gli anni 2000 ma anche solo in veste di motorista.

Nel 2021 i piloti ufficiali sono: Fernando Alonso, che ritorna in F1 dopo 2 anni dal ritiro e che segna il 2° ritorno dello spagnolo nel team di Estone ed Esteban Ocon che è alla seconda stagione nel team e continua la tradizione dei piloti francesi in squadra (con la Regiè ha ottenuto il primo podio della carriera in Bahrein). Collaudatori ufficiali sono Guanyu Zhou e Sergej Sirotkin

MA QUALE E' LA STORIA DELL'ALPINE?

L'Alpine venne fondata nel 1955 da Jean Rédélé, figlio del concessionario Renault di Dieppe (Normandia) con il nome di "Société Anonyme des Automobiles Alpine" in omaggio al suo più grande risultato ottenuto nei rally, il 2° posto al Critérium des Alpes.

La prima auto prodotta, in telaio in vetro resina, fu la Alpine 106 il cui successo permise la crescita dello stabilimento che fu diviso in due sezioni: una dedicata alle auto di serie ed un altra a quelle sportive.

Negli anni 60, oltre ai rally, Alpine si cimentò per qualche anno sia nel mondiale prototipi sia nei campionati monoposto F2 ed F3. Ma il grande successo venne con la Alpine 110 che venne prodotta a partire dal 1963 e che coglierà molti successi nei rally, fino alla conquista della prestigiosa prova di Montecarlo e del mondiale WRC nel 1971 e 1973, punto più alto per il team francese.

Ma con la crisi petrolifera che colpi l'Europa in quell'anno, a seguito della guerra del Kippur, Alpine vide un crollo delle vendite con il suo nuovo modello, la A310, che fu presto superata dalle rivali. Intanto il rapporto con Renault si fece più intenso, già dal 1968 le Alpine erano commercializzate attraverso la rete Renault e a metà degli anni 70 arrivò la fusione definitiva. Nel 1978 l'ultimo hurrà, con il successo a Le Mans della Renault Alpine A442. Negli anni 80 la situazione peggiorò ancora e dopo altri modelli che non ebbero fortuna la produzione di Alpine cessò nel 1995, mentre a Dieppe si producevano ormai solo modelli sportivi Renault.

Dopo un oblio di 17 anni, il marchio rinasce nel 2012 per iniziativa del presidente Renault Carlos Ghosn, con il nuovo modello di Alpine. Nel 2017 viene commercializzato il nuovo modello stradale, un edizione speciale della A110. Il marchio ritorna a Le Mans nel 2015 nella categoria lmp2 dove vince nel 2018 e 2019.

Renault in F1 come costruttore:

Debutto

La Renault debutta in F1 al gran premio di Gran Bretagna 1977 con la RS01 affidata al solo Jean-Pierre Jabouille, prima vettura della storia ad adottare il motore turbo. Nonostante l'alto numero di partecipanti che obbligarono gli organizzatori a fare delle pre qualifiche, Renault ne fu dispensata. In qualifica ottenne il 21° tempo mentre in gara fu costretto al ritiro al 16° giro per la rottura del motore. Il team partecipò ad altri Gran Premi nel 77 in Olanda, Italia ed USA dove arrivarono solo ritiri mentre in Canada non si qualificò. Gli avversari la soprannominarono "la teiera gialla" perché finiva le corse in una coltre di fumo bianco per la rottura del motore.

La prima Vittoria, il gp di Francia 1979

Dopo un 1978 dove arrivò il primo arrivo a punti (4° a Watkins Glen), nel 1979 arrivò un prima salto di qualità. La vecchia RS01, che nella sua ultima gara aveva conquistato la prima pole per Renault, in Sudafrica venne sostituita in Spagna dal nuovo modello, la RS10 ad effetto suolo. In Francia a Digione le 2 RS10 monopolizzarono la prima fila ed al termine del Gran Premio arrivò il primo successo con Jabouille - un successo tutto francese, visto che anche le gomme Michelin e il carburante ELF erano francesi. Renault ottenne un doppio podio con il 3° posto di Arnoux. Nel proseguo di stagione arrivarono ancora 2 podi con Arnoux (Gb ed USA EST) con il team che chiuse al 6° posto della classifica costruttori.

Dal quasi mondiale al primo ritiro

Gli anni 80 videro un aumento di competitività per la Regiè. Tra il 1980 e il 1982 arrivarono 10 vittorie (1 con Jaboille ,4 con Arnoux e 5 con Prost) con il team in costante crescita che si issa fino al terzo posto nei costruttori. Fondamentale sarà l'arrivo di Prost nel 1981, che già nel 1982 si trova per molte gare in lotta per il campionato ma che diventa un serio contendente solo nel 1983, sfidando la Brahbam di Nelson Piquet. In questa stagione il francese conquistò 4 vittorie (Francia,Belgio,Germania, Austria) e si trovò leader del campionato dal Gp del Belgio fino all'ultima tappa in Sudafrica. Al gp d'Olanda, a 4 tappe dalla conclusione, il francese arrivò con 14 pt di vantaggio con la seria possibilità di ipotecare il titolo. Invece arrivò un contatto proprio con Piquet per un maldestro tentativo di sorpasso di Prost mentre lottavano per la vittoria e che provocò il ritiro di entrambi (il primo per Prost in stagione). Le ultime 3 gare videro un finale a razzo per Piquet, con 2 vittorie e un terzo posto che gli permisero di vincere il mondiale mentre l'affidabilità condannò Prost. Mondiale che avrà una coda di polemiche, a causa delle accuse di irregolarità alla benzina della Brahbam ma Renault non presentò ricorso per non vincere il campionato in tribunale.

Per la Regè l'83 fu il canto del cigno. Prost abbandono tra le polemiche il team, che nei 2 anni successivi accusò un crollo prestazione senza ottenere più un successo. Non più convinta dell'investimento in F1 decide il ritiro come costruttore nel 1985, rimanendo come motorista nel 1986 in rispetto degli impegni presi con Lotus e Ligier.

Il ritorno come costruttore e i titoli mondiali

Renault ritorna come costruttore nel 2002, acquistando la Benetton(a cui forniva già i motori). Dopo 3 stagioni che vedono una crescita costante (1 Vittoria con Alonso, 4 podi e 4° nel costruttori nel 2003,1 Vittoria con Trulli, 5 podi e 3° nei costruttori nel 2004) nel 2005 arriva il primo titolo piloti con Alonso e costruttori, con Renault che sfrutta al massimo il cambio di regolamenti per imporsi al vertice. La squadra si dimostra costante e veloce per tutta la stagione, conquistando 8 vittorie e 10 podi, nonostante una McLaren più veloce ma fermata dai problemi di affidabilità. Alonso rimarrà in controllo per tutta la stagione e conquisterà il titolo con 3 gare di anticipo in Brasile mentre il titolo costruttori arriverà all'ultima gara in Cina. Nel 2006 Alonso e Renault confermano entrambi i titoli, battendo Schumacher e la Ferrari soltanto all'ultima gara dopo una prima parte di stagione dominata( 7 Vittorie, 4 podi) ed una seconda in calando (1 vittoria ma da titolo in Giappone e 7 podi). Ma con l'addio di Alonso inizia un calo, con il team che non riuscì più a confermarsi ai vertici (anche con il ritorno nel 2008 di Alonso che conquistò l'ultima Vittoria in F1 per Renault al Fuji). Nel 2009 il team venne travolto dallo scandalo "crashate" ed accusato di aver inscenato un falso incidente durante il gp di Singapore 2008 con Nelson Piquet Jr per permettere la vittoria del compagno Alonso. La FIA aprì un'inchiesta che porterà alle dimissioni del TP Briatore e del DT Pat Symonds che successivamente saranno rispettivamente radiato e squalificato per 5 anni (sentenze poi annullate dalla giustizia ordinaria)mentre Renault viene squalificata per due anni ma con la condizionale.

A causa della crisi sportiva e finanziaria globale Renault decide di abbandonare e cede a fine 2009 il 75% del team alla società lussemburghese Genii Capital, che però mantiene il nome Renault F1 per il 2010 mentre si trasforma in Lotus dal 2011. Renault continuerà come fornitore di motori con Lotus, Red Bull, Catheram (dal 2011) e Williams(2012-2013).

Il terzo ritorno come costruttore dal 2016 ad oggi

A causa della crisi finanziaria che coinvolge il team Lotus, Renault decide di tornare in veste ufficiale e di rilevare il suo ex team prima firmando una lettera d'intenti con Genii Capital nel settembre 2015 mentre l'acquisto viene ufficializzato il 3 dicembre 2015. Dopo un 2016 difficile corso con una semplice evoluzione della Lotus E23 (adattata alla pu Renault in luogo di quella Mercedes) concluso al 9° nei costruttori, nel 2017 sale al 6° posto mentre nel 2018 si issa al 4° posto, davanti al gruppo di centro ma ancora lontana dai 3 top team della categoria. Nel 2019 sembra la svolta con l'arrivo del top driver Ricciardo ma la stagione si mostra complicata, con i francesi che vengono superata in classifica dalla McLaren, che proprio dal 19 è team cliente Renault. Il 2020 è l'anno migliore, la scuderia torna sul podio(2 Ricciardo,1 Ocon) lottando per grande parte della stagione per il 3° posto in classifica  costruttori ma confermandosi alla fine il 5°, davanti a Ferrari.

I successi come motorista

Renault aveva già iniziato nel 1983 a fornire il proprio motore ad altre scuderie, prima la Lotus(con cui arriverà la prima "Vittoria" come cliente nell'85)e successivamente Ligier e Tyrrel. Una collaborazione che dura fino al 1986 e che non viene rinnovata per il poco interesse a continuare ad investire nel turbo e per puntare tutto sui nuovi motori aspirati, obbligatori a partire dal 1989. Venne  firmato un contratto di collaborazione con Williams, che dominerà larga parte degli anni 90. Infatti dopo un 89-90 di assestamento(4 Vittorie) e dopo aver sfiorato i titoli nel 1991 Williams e Renault iniziano un lungo periodo di successi. Arrivano 4 titoli piloti(92-93-96-97) e 6 costruttori(92-93-94-96-97). Dal 95 al 97 fornisce anche Benetton, con cui vince entrambi i titoli 1995. A fine 1997 però Renault decide per il ritiro, rimanendo in veste non ufficiale attraverso Mecachrome e Supertec ma fornendo i vecchi motori del 1997 poco sviluppati a Williams(98-99),Benetton e Arrows(1999-2000) e Bar(99).

Dopo il secondo ritiro come costruttore nel 2009, continuerà come motorista e sarà una delle travi dei successi del binomio Vettel-Red Bull con cui arriveranno altri 4 mondiali piloti-costruttori consecutivi(2010-2013) una collaborazione che continuerà anche nell'era delle PU ibride ma che si concluderà nel 2018 tra le polemiche(con l'umiliazione per il team francese di vedrà le proprie PU rimarchiate Tag-Heur). Tra il 2018 e il 2020 fornisce come cliente McLaren, contribuendo alla risalita del team inglese che tornerà sul podio nel gp del Brasile 2019

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