RITORNO IN FORMULA 1: MCLAREN-MERCEDES

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McLaren e Mercedes, di nuovo unite insieme in questa stagione, hanno già formato, nel passato della Formula 1, una partnership di un certo successo. Questo matrimonio motoristico, iniziato nel 1995 e terminato nel 2014, sta tornando alla ribalta proprio nel campionato mondiale di quest'anno.

Con questo articolo voglio ripercorrere, attraverso alcune tappe principali, il percorso che questa coppia ha intrapreso nel motosport dalla nascita alle vittorie, soprattutto quelle che contano, sino all'ultimo titolo mondiale e alla loro ultima vittoria come combo team/fornitore di motori. 

Il Gran Premio del Brasile è stata la gara di apertura del Campionato mondiale di Formula 1 e vide il ritorno della Mercedes come fornitore di motori per la scuderia di Woking. I piloti che avrebbero dovuto occupare gli abitacoli delle vetture dovevano essere Mika Hakkinen e Nigel Mansell, ma una settimana prima del Gran Premio il team diffuse un comunicato in cui affermava che Nigel non avrebbe preso parte alle prime due corse della stagione perché non riusciva ad entrare nella vettura. Al fianco di Hakkinen, per l'inizio della stagione, la McLaren scelse Mark Blundell, ex pilota Tyrell e Ligier.

La squadra terminò il Gran Premio ottenendo due buoni piazzamenti: Mika Hakkinen finì la competizione al quarto posto mentre il compagno di squadra completò la gara sesto.

La McLaren arrivò al week-end del Gran Premio di Italia con le ossa un pò rotte, una serie di sfortune, fra cui due incidenti di Mika in Germania e in Belgio, aveva minato il percorso della squadra di quell'anno e quindi il team approdò in terra italiana con spirito di rivalsa.

In qualifica Hakkinen guadagnò un settimo posto, il podio sembrava davvero improbabile, ma mai dire mai in Formula 1. Detto fatto! David Coulthard, poleman, si girò con la sua Williams nel giro di formazione per poi ritirarsi più tardi all'inizio del Gran Premio. Damon Hill e Michael Schumacher, che lottavano per la vittoria, si scontrarono cercando di doppiare Taki Inoue.

Successivamente anche i due ferraristi Jean Alesi e Gerhard Berger si ritirarono: Alesì per un incendio nella sua vettura, Berger invece ebbe il cedimento della sospensione causato da un impatto con la telecamera volata dalla vettura del compagno di squadra. Tutto ciò diede la possibilità a Johnny Herbert di vincere per la seconda vittoria in carriera e ad Hakkinen di agguantare il secondo gradino del podio. 

La McLaren arrivò al 1997 e stava digiunando dalle vittorie da ben tre anni. L'ultima fu ottenuta dal compianto Ayrton Senna nel Gran Premio d'Australia nel 1993 sul circuito di Adelaide.

La McLaren, si presentò, per la prima volta, con una nuova livrea nero-argento; ciò è dovuto all'abbandono della Marlboro come sponsor della squadra inglese che invece abbracciò un nuovo marchio, la West. In ogni caso, la decisione di colorare le monoposto d'argento fu una chiara disposizione della Mercedes, fornitrice dei motori, anche per ricordare gli antichi fasti della casata tedesca.

Le qualifiche vengono dominate dalle Williams con Jacques Villeneuve che prese la pole e Heinz-Harald Frentzen che completò la prima fila della griglia di partenza. Terzo sarà Michael Schumacher con la Ferrari.

Al via Eddie Irvine eliminò dai giochi sia Jacques Villeneuve che Johnny Herbert. A condurre l'azione a questo punto Frentzen che aveva deciso di adottare una strategia di due pit-stop mentre gli inseguitori Coulthard e Schumacher avevano preferito effettuare solo un pit stop.  La seconda sosta di Frentzen si rivelò disastro e ne approfittò Coulthard per passare davanti, Schumacher invece rimase dietro.

Lo scozzese vince ed entra nella storia mentre il compagno di squadra Mika Hakkinen occupò il gradino più basso del podio.

E' stato il pilota finlandese Mika Hakkinen, durante il week-end del Gran Premio del Lussemburgo,  ad ottenere la prima pole position per la McLaren Mercedes. con un tempo di 1m16.602s a soli 0.089s dal pilota Jacques Villeneuve.

La McLaren-Mercedes raggiunse la vetta del mondo, vincendo sia il titolo piloti che il titolo costruttori, nel 1998. Hakkinen e Coulthard, nelle prime fasi del mondiale, si sono subito imposti sulle Ferrari di Michael Schumacher e di Eddie Irvine. Nella gara di apertura della stagione in Australia e, nella gara successiva, ad Interlagos, i due piloti della McLaren-Mercedes dominano ampiamente la scena.

Schumacher rispose subito allo strapotere anglo-tedesco vincendo la gara di Argentina. Successivamente Coulthard si impose nel Gran Premio di Imola e Mika Hakkinen tornò alla vittoria in Spagna.

Il campionato cominciò ad avere un cambio di rotta in Canada, dove Schumacher vinse mentre la McLaren subì un doppio ritiro. Fu l'inizio della rimonta della Ferrari, con Schumacher che guidò una splendida doppietta in Francia e vinse in Gran Bretagna, in terra nemica.

Hakkinen tornò a primeggiare nei Gran Premi d'Austria e di Germania mentre Michael si prese il Gran Premio di Ungheria. Fu una lotta serrata fra le due squadre, un botta e risposta incredibile che, credo, ricorderemo per sempre.

E' proprio in questo frangente che avvenne la debacle del Belgio per Michael Schumacher, gara indimenticabile che rammenteremo non tanto per il vincitore, Damon Hill, ma quanto per il famoso incidente avvenuto, sotto la pioggia, fra il pilota scozzese della McLaren-Mercedes e Michael Schumacher.

Per il pilota tedesco della Ferrari, nell'ultima fase del mondiale, arriverà solo una vittoria in Italia mentre per Mika Hakkinen ci saranno due primi posti nelle ultime due gare della stagione. 

Con la vittoria in Giappone Mika Hakkinen si laureò campione del mondo mentre la McLaren-Mercedes conquistò il suo unico titolo costruttori. 

L'ultimo mondiale piloti, per la McLaren-Mercedes, lo raggiunse Lewis Hamilton nel 2008. L'anno prima la McLaren-Mercedes aveva perso tutti i punti del campionato costruttori dopo la questione dello "spygate".( che vedremo in un altro articolo).

Alonso aveva precedentemente lasciato la squadra e, come compagno di squadra di Hamilton venne nominato Heikki Kovalainen che non riuscì ad eguagliare il ritmo di Lewis, finendo settimo in campionato.

Quindi per il titolo costruttori non c'era scampo, troppo pochi punti per Heikki.

Hamilton contese il titolo mondiale sia con Raikkonen che con Felipe Massa entrambi piloti della Ferrari. La resa dei conti per il titolo piloti sarebbe andata in scena nella gara finale in Brasile.

Fu lì, notoriamente, che le speranze di Massa per il titolo furono spazzate via nell'ultimo giro quando Hamilton superò Timo Glock e, ottenendo un punto, riuscì a strappare il titolo mondiale al pilota brasiliano. 

E' il terzo titolo piloti per la squadra anglo-tedesca dopo la doppietta riuscita a Mika Hakkinen nel 1998 e il 1999.

Che anno il 2012, uno dei più belli della storia della formula 1. Sette diversi piloti avevano vinto le prime sette gare dell'anno e in più la griglia di partenza era ricca di campioni: Sebastian Vettel, Fernando Alonso, Michael Schumacher, Lewis Hamilton, Kimi Raikkonen e Jenson Button.

Nel consueto finale di stagione in Brasile, la McLaren-Mercedes era fuori dalla contesa per il campionato poiché Red Bull e Ferrari erano di gran lunga in vantaggio, ma Hamilton riuscì ad ottenere una bellissima pole position.

E alla fine di un gran premio davvero pazzo, costellato di continui colpi di scena arrivò per Jenson Button la vittoria e per Sebastian Vettel il terzo titolo mondiale.

Per la Mclaren-Mercedes fu l'ultima vittoria.

Nel 2014 iniziò una nuova era della F1, quella dei motori ibridi. 

Ed è proprio in occasione della prima gara dell'anno in Australia la McLaren-Mercedes trovò il suo ultimo podio. La gara è stata vinta dal tedesco Nico Rosberg su Mercedes, che quì conquistò la sua quarta vittoria. Rosberg ha preceduto sul traguardo l'esordiente danese Kevin Magnussen, al primo podio in Formula 1, ed il britannico Jenson Button, entrambi su McLaren-Mercedes.

Daniel Ricciardo su Red Bull Racing-Renault, nonostante fosse giunto al traguardo in seconda posizione, è stato squalificato dopo la gara per irregolarità tecniche relative al flusso del carburante.

La McLaren nel 2014 decise di separarsi dalla Mercedes riunendosi con un fornitore di motori decisamente famigliare, per il 2015: la Honda. Ciò significò che il GP di Abu Dhabi del 2014 sarebbe stato l'ultimo per la coppia McLaren-Mercedes: Jenson Button finì quinto e Kevin Magnussen undicesimo.

Sarà proprio la McLaren ad aprire, questa sera, dal proprio Technology Centre a Woking le presentazioni delle "nuove" monoposto di Formula Uno. Il team di Woking tornando ad essere motorizzata Mercedes, vuole, certamente, ripetere i risultati dello scorso anno per poi progressivamente avvicinarsi alla Mercedes e alla Red Bull, squadre che hanno occupato i due gradini più alti del podio l'anno scorso nella classifica generale alla fine del mondiale del 2020.

Sappiamo già il nome della prossima vettura, MCL35M, sappiamo chi guiderà le due monoposto, Lando Norris e Daniel Ricciardo, nuovo pilota per la McLaren-Mercedes. 

Non sappiamo come sarà la vettura ma il countdown sta raggiungendo velocemente lo 0 e finalmente, questa sera, potremo tornare nel vivo delle dinamiche di questo sport, che sta attraversando un periodo di attesa e di profondo silenzio, ammirando proprio la monoposto della squadra anglo-tedesca. 

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