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AUTOMOBILISMO SPORTIVO: DTM

DI LAURA PIRAS

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DTM, acronimo per Deutsche Tourenwagen Masters, è un Campionato Tedesco Turismo, serie automobilistica organizzata in Germania per vetture turismo, le gare vengono effettuate in tutto il continente europeo. Ora è strutturato dalla ITR, dal 1984 al 1996 questo sport aveva la nomenclatura di Deutsche Tourenwagen Meisterschaft, mantenendo così la stessa sigla.

Prima di passare oltre e vedere un po' la storia di questa competizione e spiegarne la basi togliamoci qualsiasi dubbio. 

Ma cosa significa il termine vetture turismo? 

Con il termine vetture turismo si identifica una categoria di veicoli derivati da quelli prodotti in grande serie e disponibili al pubblico, che gareggiano in varie competizioni automobilistiche.


logo DTM
logo DTM

STORIA

Il DTM è nato nel 1984 dal regolamento per le vetture Gruppo A, veicoli che derivano dalla produzione di serie. Questi veicoli hanno delle limitazioni di potenza, peso, tecnologia permessa ed anche di costo generale. Durante questa prima fase parteciparono, oltre a squadre tedesche come Audi, BMW, Mercedes-Benz e Opel, anche team stranieri come l'Alfa Romeo, Rover e Volvo e Ford, che mise in pista la Sierra Cosworth, macchina di successo del BTCC.

Nel 1993 le regole cambiarono. Infatti tutto il regolamento del Gruppo A venne abbandonato in favore di una regolamentazione per il "Gruppo D1", vetture con motore da 2500 cm³, esteso uso dell'elettronica e telai tubolari con carrozzerie costruite in fibra di carbonio. Le squadre attive in questo periodo erano Alfa Romeo, Mercedes-Benz e Opel, mentre Audi e BMW avevano abbandonato.

Nel 1995 il DTM, che già già aveva cominciato ad espandersi oltre la Germania, decise di fare un ulteriore passo avanti, a questo punto l'ITR prese la decisione di aggiungere al tradizionale campionato tedesco la International Touring Car Series (ITCS). La stagione 1995 venne quindi corsa sotto la comune denominazione di DTM & ITCS: questa fusione diede al DTM moltissima visibilità anche al di fuori della Germania.

Il campionato nel 1995 fu vinto dal tedesco Manuel Reuter con la Opel Calibra, che si aggiudicò anche il campionato costruttori.

Visto il grande successo riscontrato nel 1996 DTM e ITCS si fusero nel nuovo International Touring Car Championship (ITCC), lo scopo era quello di far nascere un mondiale turismo bello corposo e il tutto avvenne con il benestare della Federazione Internazionale dell'Automobile, ovvero la Fia.

Ma i nodi vennero ben presto al pettine. La Fia cercò di trasformare il Dtm sempre di più in un campionato simile alla F1. Per avere questa fusione infatti non fu più l'ITR l'organo scelto per organizzare il tutto ma l'organizzazione venne data alla Fia che subito apportò profonde modifiche. 

Una parte delle entrate non finì più nelle mani dei team ma in quelli della Federazione, in più vennero aumentati i costi visto che il Dtm sbarcò anche oltre Europa, fra gli spettatori cominciò a serpeggiare molto malcontento visto i prezzi dei biglietti decisamente troppo alti e visto che questa competizione veniva trasmessa solo in Finlandia, Germania ed Italia. 

Un altro cambiamento sostanziale della serie fu che i paddock vennero blindati e questo non permise più ai tifosi di potersi avvicinare alle squadre e ai piloti.

Ed è per questo che Alfa Romeo e Opel si ritirarono nel 1996 lasciando sola la Mercedes-Benz. 

Come era scontato l'ITCC venne cancellato solo dopo un'unica stagione. 

Il DTM tornò 4 anni dopo e fu organizzato sempre dalla ITR, che optò per un ritorno all'antico. Le gare vennero effettuate nella maggior parte in Germania e vennero scelti anche altri circuiti europei, fu scelta questa strada per non lievitare i costi e , sostanzialmente, per evitare un altro disastro. Ed ecco anche il cambio del nome: da Campionato (Meisterschaft) a Masters, in quanto secondo le norme FIA usando la parola "Campionato" agli organizzatori era permesso organizzare una sola gara al di fuori della Germania. Questa poteva essere una limitazione se il DTM voleva espandersi anche verso i paesi limitrofi alla Germania, come l'Austria o il Belgio.

L'Alfa Romeo non ritornò perchè giustamente stava facendo benissimo nel Campionato Europeo di turismo, anche la  BMW e la Audi scelsero di non fare un dietrofront.

In una prima fase furono ammessi vetture con carrozzeria coupé e 2 porte, come la Mercedes CLK e la Opel Astra. Furono vani anche i tentativi della scuderia Zakspeed, quadra automobilistica tedesca, di portare in pista una vettura simile alla Volvo C70 mentre il team ABT poté inserire le Audi TT anche se le misure non soddisfacevano in pieno i regolamenti.

Solo nel 2004, con il ritorno della squadra ufficiale dell'Audi, i produttori accettarono di riutilizzare le berline, le cui versioni da corsa avevano come radice comune con le rispettive vetture di produzione per il mercato da strada solo l'aspetto esteriore. Dal punto di vista tecnico, le automobili del DTM possono essere considerate dei prototipi dotati di una carrozzeria da vettura turismo. Questa caratteristica permise agli organizzatori di rendere obbligatori per tutti i produttori, molte parti in comune, al fine di ridurre i costi complessivi. Le parti in comune sono cambio, freni e pneumatici realizzati dagli stessi fornitori.

Nel 2005 però, nonostante la ricerca di contenere le spese, l'Opel abbandonò la nave visto i tagli di bilancio della General Motors, propria casa madre. Nel 2006, 2007 e 2008 il carroccio venne portato avanti da Audi e Mercedes anche con auto extra.

Qualche anno dopo avvenne anche il passaggio dalla Dunlop alla Hankook per quanto riguarda la fornitura delle gomme e nel 2012 arrivò la BMW.

Data importantissima da ricordare è il 26 luglio 2017 in quanto ci fu l'annuncio dell'addio della Mercedes a partire dal 2019. Rimasero solo Audi e Bmw come unici costruttori della competizione ma poco dopo fece il suo esordio una squadra non tedesca: l'Aston Martin.


Alcune foto delle vetture Dtm


CARATTERISTICHE MACCHINE

Dal 2019 le vetture utilizzate nel DTM montano motori 2.0 4 cilindri turbo con potenze che si avvicinano ai 600 cv. Le macchine mantengono i nomi di vetture stradali ma ovviamente sono principalmente prototipi le cui parti esterne e anche gli accessori, copiano l'aspetto delle vetture della casa produttrice. Nonostante la somiglianza con le vetture di strada anche gli stessi piloti hanno affermato che questo tipo di macchina hanno un comportamento simile alle monoposto sportive.

Come spiegato poc'anzi per mantenere le prestazioni simili per tutti e per limitare i costi alcuni parti meccaniche derivano da alcuni fornitori che sono fissi per tutti: per esempio le trasmissioni sono prodotto dalla Hewland e dalla X-trac mentre i freni e le gomme sono della Hankook. 

L'aerodinamica delle vetture ovviamente è studiata e testata in galleria del vento, le configurazioni sono ad una livello comune a tutte le squadre e durante la stagioni non vengono più cambiate.

 


Una visione laterale di una vettura di Dtm, Mercedes di Gary Paffett


PILOTI

I piloti che partecipano al DTM hanno diverse età. Coesistono in questa serie piloti esperti, anche ex-piloti di Formula 1, come Mika Häkkinen, e giovani piloti emergenti e a professionisti delle vetture sport e turismo che possono anche farsi le ossa in DTM per poi passare in Formula 1.

Un esempio è il campione DTM del 2005 Gary Paffett che ottenne per il 2006 il ruolo di collaudatore con la McLaren, anche l'olandese Christijan Albers che si è ben distinto nel 2003 e 2004 approdò in Formula 1. Altresì il campione DTM del 2010 Paul di Resta migrò in Formula 1 nel 2011 diventando pilota per la Force India, attuale Aston Martin.

Nel Dtm militarono piloti davvero fortissimi come Michael Schumacher, Juan Pablo Montoya, Giancarlo Fisichella e Jean Alesì. 

Attualmente sono presenti fra le file dei condottieri di questo sport piloti come Robert Kubica e Timo Glock, che noi amanti delle Formula 1 conosciamo molto bene. 

Il campione in carica è René Rast, pilota sia del DTM che della Formula E per l'Audi, che ha vinto tre campionati in DTM nel 2017, 2019 e nel 2020. 

 


Renè Rast
Renè Rast

LE PISTE DEL DTM

La maggior parte delle gare viene effettuata in Germania ma ci sono ovviamente tappe strutturate anche all'estero su circuiti abbastanza famosi. In passato alcuni Gran Premi si sono tenuti anche su circuiti cittadini e in alcuni aeroporti. Alcuni esempi di circuiti cittardini sono il Norisring di Norimberga, l'AVUS di Berlino e l'Alemannenring di Singen mentre quelli nati negli aeroporti si identificano per esempio nelle strutture Wunstorf e Diepholz. In passato anche l'Italia ha ospitato il DTM negli autodromi di Adria, del Mugello e a Misano World Circuit.


Alemannenring di Singen
Alemannenring di Singen

ANGOLO DELLE CURIOSITA'

 

 

Alla vostra sinistra l'Alfa Romeo 155 V6 TI di Nicola Larini che partecipò all'ITCC 1996. Con il record di 38 vittorie (+ 3 in gare di esibizione), la 155 è ancora oggi la vettura che ha raggiunto il maggior numero di successi nel DTM.


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