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MARIO POLTRONIERI: UNA VOCE UNICA PER LA FORMULA 1

DI LAURA PIRAS

Mario Poltronieri è stato un illustre rappresentante del giornalismo sportivo italiano. Telecronista storico della Formula 1 per la Rai, nato il 23 novembre del 1929 a Milano, ha incarnato con eleganza e passione una narrazione che ahimè, ai tempi odierni, non c'è più.

Poltronieri, figlio di un violinista, rivestì anche la figura del pilota, difatti corse con Abarth, di cui guidò i modelli 600, 750 e 100, e gareggiò per tre anni alla Mille Miglia.

Mario fece il suo ingresso in RAI nel 1961 per collaborare su un programma di motori e tre anni dopo divenne telecronista della prima partita della Nazionale italiana di baseball andata in onda dalla RAI.

Mario ha raccontato magnificamente la storia di questo sport per ben 27 anni, precisamente dal 1971 al 1994, anno davvero travagliato per le corse. Il 1994 può essere considerato come una sorta di spartiacque della storia della massima serie motoristica, un anno 0 fra la formula 1 del passato e quella del presente.

Il 1994 è conosciuto da tutti come l'anno orribile, segnato profondamente dalla morte di Ayrton Senna e Ronald Rartzenberger.

“Questa Formula Uno è finita”, ecco quali furono le parole di Mario Poltronieri dopo il duro impatto di Senna a muro alla Tamburello. 

Come telecronista aveva uno stile molto sobrio e moderato, stile che venne fuori anche quando i piloti si scontravano con forza. Un esempio lampante è la telecronaca che fece quando in pista si svolse il famoso  “duello” fra il pilota canadese Gilles Villeneuve su Ferrari e il francese René Arnoux su Renault durante il Gran Premio di Francia del 1979.


I commenti di Mario erano caratterizzanti da un entusiasmo equilibrato, professionale, i piloti per lui erano i protagonisti dell'azione e la voce doveva solo accompagnare l'ascoltatore nella visione delle vicende che si svolgevano sull'asfalto, ben lontano dalla telecronaca moderna che ha la presunzione di volersi sostituire alle imprese che caratterizzano i gran premi.

 

Di lui Cristiano Chiavegato, storico corrispondente del quotidiano La Stampa per la Formula 1 e collaboratore anche per il Messagero, parla così:

 

"Quella telecronaca cambiò anche le abitudini dei giornalisti della carta stampata. Noi eravamo soliti a seguire le corse andando a collocarci in una delle curve più spettacolari, cronometro alla mano, prendendo i tempi sul giro, ma non potemmo accorgerci di quanto succedeva dall’altra parte del circuito. Così quando telefonammo ai nostri giornali per dire cosa era successo, fu dalle redazioni che ci fecero sapere dello spettacolo straordinario che avevano dato Gilles e Renè. Così da quel giorno non potemmo fare altro che avere almeno un monitor tv a disposizione, per avere una visione globale nel Gran Premio"

 

 

Poltronieri con Gilles Villeneuve
Poltronieri con Gilles Villeneuve

Poltronieri era anche un abile intervistatore. Di lui si ricordano soprattutto gli approcci semplici e umili. Sono da segnalare le interviste del 1975 a Clay Regazzoni durante i primi passi con la monoposto di quell'anno e a Niki Lauda che da poco era approdato alla Ferrari. 

 

“Niki, dove e quando sei nato? Che hobby hai nel tempo libero? Spieghiamolo a chi non ti conosce”

 

Domande semplici, umili e allo stesso tempo dirette. Domande che in pochi facevano all'epoca.

Durante la sua carriera da telecronista il nostro protagonista venne affiancato da una figura di tutto rispetto, un certo Ezio Zermiani, i due componevano una coppia fantastica, simili nell'eleganza ma diversi come impeto. 

Ecco cosa dice di loro il Corriere dello Sport:

 

"All’epoca di Poltronieri le telecronache cambiarono, la RAI cominciò a sperimentare la seconda voce in cabina e soprattutto “inventò” l’inviato dai box: Ezio Zermiani, che divenne il compare e la spalla di Poltronieri dai GP. Mario commentava in cabina, Ezio correva avanti e indietro per la pit lane e spesso i duetti tra i due – che non potevano avere carattere più diverso – diventarono occasioni di sketch, siparietti e prese in giro, con lo stesso Poltronieri che ironizzava in diretta sulla verve di Zermiani. Tanto era calmo, pacato e suadente Poltronieri, tanto era estroso e irriverente Zermiani e l’alternanza fra i due faceva effetto."

Dopo l'esperienza in Rai, Poltronieri lavorò con alcune tv private come commentatore tecnico, fra le quali Odeon TV (dove curava il Processo al Gran Premio assieme a Marcello Sabbatini e Alberto Bortolotti, in diretta la domenica sera) ed Eurosport.

Il sodalizio con la Rai non si concluse mai del tutto, infatti nel 1995 ha condotto il Processo alla Formula 1. 

Mario è stato anche ospite fisso di Griglia di partenza, programma televisivo del canale Telenova e condotto da Franco Bobbiese.

Mario Poltronieri è morto a 87 anni il 18 gennaio 2017, a Milano, città che gli ha donato i natali. 

 

Trent'anni fa parlava così in merito al suo lavoro “Il vero problema del telecronista di Formula 1 è tenere desta l’attenzione dei telespettatori nonostante la rarità di emozioni. La divaricazione tra spettacolo e tecnologia è ormai elevatissima. Per cui occorre fare una scelta, privilegiando l’una o l’altra”

 



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