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IL RUGGITO DEI LEONI: HAMILTON, PEREZ E VETTEL

di Laura Piras


Podio Gp di Turchia
Podio Gp di Turchia

Il gran premio di Turchia ci ha salutati da qualche giorno, la prossima settimana sarà il Bahrein ad avere l'onere di entrare nelle nostre case, siamo proiettati nel futuro ma secondo me c'è qualcosa di unico che ci lega alla gara di domenica scorsa. 

Tre stelle hanno brillato come non mai all' Istanbul Park, tre leoni sono usciti dalla tempesta turca ruggendo maestosamente e ribadendo quanto l'esperienza ancora conti in uno sport ricco di giovani che si stanno facendo largo. 

Questi tre piloti hanno confermato comunque una teoria cara a molti: non si molla mai, neanche quando tutto sembra estremamente difficile. 

Questi tre leoni sono Lewis Hamilton, Sergio Perez e Sebastian Vettel. 

Il primo, Lewis Hamilton, non scattava nella sua consueta posizione, la pole position, ma ha saputo rimontare con grinta, compiendo qualche sbavatura, ovviamente da non prendere d'esame e considerare nel novero del risultato finale. Lewis aveva un appuntamento con la storia che non poteva assolutamente mancare, doveva conquistare quel tanto agognato settimo mondiale e non voleva festeggiare il titolo giungendo ai margini del podio. Lewis voleva trionfare da vittorioso, voleva toccare il cielo con un dito perchè è fatto così, è un felino che non si accontenta mai, ha sempre fame e aggredisce la preda come solo lui sa fare.

Lewis ha vinto come Schumacher, anzi ancora più di Michael ma per favore non facciamo paragoni, tempi diversi, macchine diverse, campioni diversi ma entrambi sempre fuoriclasse di cui la Formula 1 ha bisogno per alimentare la sua storia. 

Questo sport è basato molto sulla tecnica, sulle analisi, sui numeri, sui materiali, sull'aerodinamica, su regole che attualmente fanno ridere i polli ma cosa c'è che ci fa emozionare più di ogni cosa? 

I piloti e la loro voglia di primeggiare. 

Ecco, molti forse seguono questo sport grazie a Lewis, perchè, molto probabilmente, si immedesimano in questo ragazzo che, venuto dalle case popolari, percorrendo km su km, è riuscito ad arrivare sul tetto più alto del mondo. 

Ecco alcune sue parole scritte sui social.

 

“Non male per uno cresciuto in una casa popolare, no? Non mollate mai, non rinunciate mai ai vostri sogni perché in tanti mi hanno detto in passato che i miei erano irraggiungibili. E invece sono qui, lo potete fare anche voi” 

 

Come vedete Lewis ci invita a combattere e resistere perchè ciò che sembra impossibile invece è alla nostra portata. Passo dopo passo il traguardo può arrivare anche per noi o per tutte quelle persone che non credono in loro stessi. 

 

 

Lewis Hamilton e la sua Mercedes
Lewis Hamilton e la sua Mercedes

Sergio Perez è il secondo leone che si è contraddistinto domenica.

Pilota della Racing Point, quarto in campionato, Sergio, che ha saputo portare sulle sue spalle l'intera squadra per molti anni,  è un pilota esperto che, prendendosi la sua rivincita, andando a podio, ha provato a tutti che merita un posto nel Circus della Formula 1 il prossimo anno. 

Perez ha amministrato tutti i 58 giri della competizione con una bella costanza di rendimento, all'inizio della gara ha mantenuto la seconda posizione nonostante la pioggia e nonostante gli errori altrui. In quel frangente era Stroll, suo compagno di squadra, a prevalere ma il pilota messicano ha avuto l'occasione di concretizzare al meglio tutte le opportunità e soprattutto di prenderle al volo. Merito anche di una macchina decisamente più performante rispetto a quella di Lance e di una gestione migliore delle intermedie. Nulla ha potuto contro Hamilton ma sicuramente si è saputo difendere dagli attacchi sia di Verstappen che dei due ferraristi, Charles Leclerc e Sebastian Vettel. 

Sergio, per tutti Checo, deve rimanere in formula 1, un pilota del suo calibro non può mancare nella griglia di partenza della prossima stagione. 

 

"Abbiamo sfiorato il podio diverse volte quest’anno, ed è grandioso godersi questo momento con la squadra. E’ stata una gara eccitante, ma anche difficile, fino alla fine – ha commentato Checo al termine della gara – ho cercato di gestire le gomme, spingere nei momenti giusti per tenerle nella giusta finestra di temperatura e allo stesso tempo ho cercato di sfruttare al meglio la pista. E’ un grande risultato ed è arrivato al momento giusto. Quando ho tagliato il traguardo, ho detto al team via radio che le gomme non avrebbero retto un altro giro! Vibravano da morire alla fine. L’obiettivo di oggi era restare in pista e fare la giusta strategia, e ci siamo riusciti. Fondamentale era anche gestire le intermedie all’inizio e alla fine del secondo stint, e questo ha fatto la differenza"

 

 

Sergio Perez e la sua Racing Point
Sergio Perez e la sua Racing Point

Arriviamo all'ultimo leone da prendere in esame: Sebastian Vettel. 

Sebastian non sta attraversando un bel periodo, sportivamente parlando è stato un leone in gabbia per tutta la stagione ma nella gara ad Istanbul si è rivisto come pilota decisamente diverso, brillante, preciso e duro nei momenti giusti. Si è rivisto quindi come è lui in tutta la sua forma. Vettel si è ripreso il podio dopo tantissimo tempo, dove gli altri sbagliavano lui era millimetrico, dove gli altri sbandavano lui invece disegnava traiettorie lineari.

Personalmente non ho mai avuto dubbi sul suo talento, per me Vettel è sempre un fuoriclasse oltre che il terzo pilota più vincente di sempre.Il suo talento era solo assopito ma esisteva e l'ha sfoderato con una bella dose di coraggio. 

Ebbene sì! Coraggio: ci vuole coraggio per effettuare una partenza come la sua, rivedetela perchè ne vale proprio la pena, ci vuole coraggio nel tenere dietro Lewis Hamilton per tutti quei giri e ci vuole anche coraggio per portare un casco del genere nello stato di Erdogan, un segnale importante che mostra come questo campione sia attento non solo alle cose che succedono in pista ma anche a ciò che avviene al di fuori. 

Il nuovo casco di Vettel con quell'arcobaleno è una dedica cristallina alle diversità e alle discriminazioni, è una lotta alle divisioni, ma è anche segno di rottura perchè invece del tanto famoso We Race as One, motto inventato dalla Formula 1 quest'anno, Seb ha preferito inserire Together as One, una variazione sul tema ma che simboleggia forse una piccola distanza da un carroccio che predica bene e razzola male. 

Vettel il prossimo anno correrà per l'Aston Martin, lascerà la Ferrari, anche se ne rimarrà tifoso. 

Per lui sarà davvero un nuovo inizio, il tp della squadra dove andrà, Otmar Szafnauer si è detto entusiasta di avere un quattro volte campione del mondo nel suo team, anche Vettel più di una volta si è mostrato scalpitante, vuole mettersi in gioco, riniziare da 0 e dare un calcio a tutti i suoi detrattori perchè come mostrato non è per niente un pilota finito, è uno sportivo che ha bisogno, come tutti, di giusti stimoli e sicuramente una boccata d'aria fresca gli farà solo che bene. 

 

Ecco un estratto della sua ultima intervista:

 

“Spero di poter fare meglio nelle ultime gare rimaste. Poi il mio pensiero passerà al nuovo progetto con Aston Martin, che penso mi aprirà molte possibilità. Non saremo in grado di raggiungere rapidamente il successo, ma sono sicuro che sarò di umore molto diverso, e con un nuovo obiettivo: aiutare la squadra a progredire.”

 

Sebastian Vettel
Sebastian Vettel

Come vedete la storia della Formula 1 va avanti, cambiano gli scenari, cambiano i regolamenti e gli attori in scena ma porta sempre lo stesso messaggio: Non si molla mai. 

Non si molla quando si ha la vittoria praticamente ad un soffio, non si molla quando sei stato praticamente cacciato malamente dalla tua squadra e non si molla quando tutto è contro di te.

Lewis, Checo e Seb sono persone che nascondono sicuramente fragilità, sono come noi, non dimentichiamocelo mai. Come noi possono avere alti e bassi, come noi possono soffrire e vivere momenti particolarmente duri ma come loro anche noi possiamo farcela, soprattutto quando non abbiamo più speranze o quando la sorte non è così benevola nei nostri confronti. 

 

Chissà magari ruggiranno ancora questi tre leoni, noi sicuramente ne saremo felici perchè vorrà dire che tre atleti come loro faranno ancora grandi cose. Ne ha bisogno la formula 1 ma ne abbiamo bisogno anche noi!

 


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Commenti: 1
  • #1

    Paolo (venerdì, 20 novembre 2020 23:03)

    Condivido l'imitazione nei confronti di Peres e di Vettel nel non mollare mai e usarli come esempio di caparbietà di vita degli esempi da usare con i nostri figlio.. Ma Lewis con le sue dichiarazioni e la sua ipocrisia no grazie non è certo un buon esempio da far imitare da mio figlio