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CALENDARIO DI FORMULA 1 2021: CONSIDERAZIONI E ANALISI

di Laura Piras


calendario formula 1 2021
calendario formula 1 2021

E' stata una settimana abbastanza movimentata nel panorama della Formula 1. 

La Fia ha annunciato quale sarà il calendario del 2021 e in parallelo sono stati svelati anche quelli della Formula 2 e della Formula 3. 

Come potete vedere la lista delle gare per il prossimo anno della massima serie è veramente lunga, ben 23 gran premi, un vero tour de force per l'intera macchina motoristica. 

Alcune tappe sono ben note a noi appassionati e hanno, diciamo, tutta la nostra approvazione. 

Altre invece nutrono le nostre menti ma soprattutto i nostri cuori di dubbi e di amarezza. 

Qualche giorno fa parlavamo del Gran Premio dell'Arabia Saudita e di ciò che succede quotidianamente in quello stato. 

Beh ragazzi, togliamoci la maschera una volta per tutte e parliamoci chiaro senza nasconderci dietro frasi banali e di circostanza.

Tutto il mondo è paese e di certo l'Arabia Saudita non è l'unica nazione della terra ad avere chiari problemi di tutela dei diritti umani. 

Certamente con questo non voglio dire che voi non sappiate ciò che vi sto per dire ma credo che sia opportuno rimarcare certi aspetti perchè tutti devono sapere. 

Facciamo comunque un passo indietro prima di parlare di argomenti forti e intensi. 

23 gran premi: decisamente troppi, uno sforzo che può essere davvero insostenibile per tutti.

In formula 1 non ci sono solo i piloti ,che, a mio avviso, rappresentano sola la punta dell'iceberg dell'intero gruppo di persone che lavorano per questo sport. 

Mi direte: è il loro lavoro.

Bene! Certamente è il loro lavoro ma aumentare ogni anno il numero delle gare porta davvero le persone a stare lontano dalle loro famiglie. Per cosa? Per il divertimento? 

Qualcuno li ha mai interpellati per sapere cosa ne pensano in merito?

23 gran premi e c'è anche l'idea di portare a 25 il numero delle gare per il prossimo futuro. 

Parliamo tanto di budget cap e poi non pensiamo mai ai costi che le squadre devono sostenere per i trasporti? Crediamo che sono così irrisori? E invece no! 

Parliamo tanto anche di impatto ecologico e non riflettiamo mai che tutti questi viaggi possono portare anche ad un incremento sostanzioso dell'inquinamento? 

In merito a questo, fortunatamente nella giornata di oggi è stato confermato che il Gran Premio del Brasile si terrà ancora sul circuito di Interlagos nei prossimi 5 anni. 

Il progetto di installare una nuova pista vicino la città di Rio de Janeiro forse diverrà un fantasma da nascondere dentro un armadio.

Interlagos ha vissuto in questo periodo momenti di grandissima incertezza, il gran premio di Brasile sarebbe dovuto traslocare a Rio in un nuovo autodromo firmato Hermann Tilke. Sarebbe stato l'ennesimo Tilkodromo? Sarebbe stata l'ennesima pista senz'anima? 

Tutto quello che sappiamo è che per costruire questa struttura sarebbe stata disboscata un' area vastissima che consiste in una grandissima sezione della foresta pluviale, una delle poche ancora non toccate dalle mani sporche e anti-ecologiche di Bolsonaro, presidente del Brasile.  

Era notizia che si sarebbe compensato l'impatto ambientale di questa prospettiva scellerata con il collocamento di 700.000 alberi, il recupero dell'acqua e che sarebbero dovute essere sviluppate nuove politiche per la neutralizzazione del carbonio. Non tutto si sarebbe risolto con queste operazione, per esempio per la fauna locale non ci sarebbero state soluzioni, anzi, sarebbe stato il disastro.

 

 

 

 

 

Circuito di Rio de Janeiro
Circuito di Rio de Janeiro

Tornando ad analizzare politicamente la visione di alcuni stati dove si corre, è ben visibile come sia radice comune di molti continuare a limitare la libertà delle persone. 

Russia, Arabia Saudita e Turchia: sono solo degli esempi di ciò che ho spiegato poc'anzi.

Certamente non voglio analizzare ogni nazione di questo mondo ma vorrei portarvi in esame almeno qualche appunto su ciò che so del governo di Vladimir Putin, il cui mandato dura da più di 20 anni. 

I diritti umani, in Russia, stanno subendo una deriva incredibile, partendo già dal diritto di associazione, espressione e riunione pacifica e coloro che tentano di esercitare tutto ciò subiscono spesso repressioni, ritorsioni, arresti e pesanti pene. 

Molte minoranze sono vittime di forme di discriminazioni e persecuzioni, la tortura è rimasta attiva nelle retrovie delle carceri e nelle stazioni di polizia, la violenza sulle donne è radice comune in tutto il paese e non è stata mai contrastata del tutto. 

Secondo Amnesty International più di 2.600 persone sono state arrestate nel contesto delle proteste tenutesi a Mosca, proteste di natura pacifica contro cui è intervenuta la guardia nazionale e la polizia in modo violento e crudo.Tra le vittime della violenza della polizia c’erano anche passanti, quindi persone non partecipanti alle manifestazioni. Uno dei passanti aggrediti, ingiustamente, dalle forze dell'ordine fu Konstantin Konovalov : fermato casualmente dalla polizia e gettato a terra oltretutto in un momento in cui la protesta del giorno non era ancora iniziata.

Oltretutto le autorità hanno adoperato leggi repressive sugli “agenti stranieri” e sulle “organizzazioni indesiderate” contro Ngo di difesa dei diritti umani, altre associazioni e i loro membri, e hanno avviato azioni penali e campagne diffamatorie attraverso gli organi d’informazione controllati dal governo.

Per quanto riguarda la libertà di religione e credo i testimoni di Geova sono stati dichiarati “estremisti” e la loro religione è stata ufficialmente vietata nel 2017. 

In Russia è forte anche la discriminazione e la vessazione nei confronti delle persone Lgbt, l'apice è stato raggiungo con l’omofoba “legge sulla propaganda gay” che è stata ripetutamente usata dalle autorità per soffocare la libertà di espressione delle persone lesbiche, gay bisessuali, transgender e intersessuate. Gli attivisti Lgbt sopportano ripetutamente minacce i cui perpetratori godono, invece, dell'impunità.

Sul territorio russo è molto comune il fenomeno della violenza contro le donne, in special modo gli abusi domestici sono all'ordine del giorno e anche in merito a questo non c'è nessun tipo di tutela della figura femminile. Una testimonianza a favore di questa affermazione è la storia delle sorelle Khachaturyan, Angelina, Krestina e Maria. Arrestate durante l'estate del 2018, le tre sorelle che all’epoca erano adolescenti, avevano confessato di avere ucciso il padre dopo anni di sistematici abusi fisici, sessuali e psicologici. Oltre il danno, i continui maltrattamenti del padre, si associa la beffa dell'essere arrestate solo perchè stremate e disperate a causa delle ripetute vessazioni da parte di chi avrebbe dovute amarle più di se stesso. 

In Russia non c'è protezione per la donna, in questi casi anzi sono continue le pene dovute semplicemente ad atti dettati dallo sconforto in cui vivono le donne nelle loro famiglie. 

 

 

Proteste in Russia
Proteste in Russia

Nonostante tutto la Formula 1 continuerà a correre a Sochi, nonostante sia un circuito orrendo e detestato da tutti i piloti, nonostante quel we race as one che è prepotentemente sotto gli occhi di tutti ma che in fin dei conti non vale niente.

23 gare il prossimo anno. 

Dovremmo essere contenti, più gare vuol dire per tutti più divertimento o dovrebbe significare questo. 

Più gran premi e noi che scriviamo di formula 1 avremo più materiale da approfondire, ma sinceramente credo che, se il 2021 si svilupperà sulla falsa riga del 2020, avremo un mondiale sicuramente già deciso molto prima del termine. Quali potranno essere le prospettive per le ultime tappe del mondiale? Con quale interesse vedremo la fine di tutto? Speriamo di avere materiale di discussione e di poter sperare in duelli magnifici che possano infiammare i nostri animi. 

Notizia di ieri, quindi fresca fresca, è che le squadre potrebbero avere, in virtù del 2021, solo 3 giorni di test in Bahrain, paese che non ospita i test pre-stagionali dal 2014. 

I test pre-stagionali della F1 sino a due anni fa erano organizzati in 8 giorni divisi in due settimane; nel 2019 i giorni furono ridotti a 6 mentre il prossimo anno potremo averne solo 3. 

E' sempre di più una formula 1 legata al simulatore e sempre meno alla pista. Non so i piloti cosa ne pensino a riguardo ma personalmente sarebbe bello vedere una formula 1 più vicina a noi tifosi. 

Ricordo quando la Ferrari faceva i test a Fiorano, ricordo i viaggi fatti in inverno per vederla anche solo per qualche ora. 

Era emozionante e mi sentivo parte attiva della Formula 1. Adesso i tifosi hanno meno opportunità di essere coinvolti in prima linea. 

Con i social ovviamente le squadre fanno quello che possono per farci compagnia e le provano tutte per vivere con noi il tempo di attesa per i gran premi e creare contenuti interessanti, divertenti ed entusiasmanti ma vi posso assicurare che niente è come vivere tutto in diretta dal vivo. 

Ecco cosa vorrei per questa formula 1, che torni ad essere visibile a molti perchè, adesso come adesso, a prescindere dalla pandemia di Covid-19,  sembra, almeno ai miei occhi, uno sport per pochi. 

Che tipo di Formula 1 ci sarà in futuro? 

Lo scopriremo solo vivendo ma il malcontento imperversa e sono sicura che le cose non miglioreranno nell'immediato. Coviamo tutti la speranza che il nuovo regolamento, che entrerà in vigore nel 2022, possa portare i sospirati cambiamenti positivi necessari per il benessere della Formula 1. 

Sarà così o ci sarà il tracollo definitivo?

 

 


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Commenti: 2
  • #1

    Alexander miscka (venerdì, 13 novembre 2020 12:39)

    Trovo il tuo articolo molto interessante anche se i tuoi fatti sulla mia patria la madre russia siano esagerati, le donne devono e saranno sempre messe al loro posto. Per il resto, i tuoi articoli mi piacciono molto. Ciao.

  • #2

    Federico (FedeF1) (venerdì, 13 novembre 2020 12:41)

    Come sempre nei tuoi articoli scavi più a fondo e ci insegni cose che alcuni ignorano perchè son solo spettatori della domenica. Grazie e continua cosi