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DONNE E FORMULA 1: LA STORIA DI LELLA LOMBARDI

di Laura Piras

Perché un articolo su Lella Lombardi? Guardando la storia della Formula 1, Lella è stata l’unica "pilotessa" ad ottenere dei punti, mezzo per la precisione e fu la seconda donna ad aver avuto l'opportunità di partecipare alle gare dopo Maria Teresa de Filippis. Esattamente furono 12 i gran premi che la videro come parte attiva. 

Lella Lombardi
Lella Lombardi

Lella Lombardi: primi passi con un'auto

Lella Lombardi, all'anagrafe Maria Grazia, nasce a Frugarolo, vicino Alessandria, in Piemonte, il 26 marzo 1941. Al contrario di Maria Teresa De Filippis, Lella non veniva da una famiglia ricca e benestante ma le sue origini erano piuttosto modeste.

Figlia di un macellaio e produttore di salumi, fu, sin dall'infanzia, catturata dalla velocità.

Alla tenera età di 9 anni prese per le mani un volante e già a 13 anni era capace di guidare un'auto. Mentre le altre bambine erano alle prese con i giochi delle bambole, lei giocava con le macchine, e non quelle piccole ma quelle grandi. 

All'età di 18 anni guida il camion del padre lungo la Riviera Ligure e comincia a guadagnarsi i suoi primi soldini.

Fa il suo esordio nel kart e nel 1965 partecipò alla sua prima gara nella Formula Monza calandosi dell'abitacolo di  un'autovettura da corsa comprata da lei a rate. Nel 1968 approda in Formula 3 dove si classifica seconda e nel 1970 invece vince il titolo di campione italiano di Formula 850. L'anno successivo fa il suo esordio nella Formula Ford Mexico dove si imporrà nella classifica ottenendo il titolo. Insomma la gavetta di Lella è veramente intensa ma non le manca niente, ha tutto: coraggio, caparbietà e forza d'animo. 

Tre anni dopo, guidando una Lola T 330 Chevrolet si classificò, grazie ad una costanza di rendimento veramente incredibile, al quinto posto della classifica finale nel Rothmans F5000 Championship.

 

La Lombardi sul circuito di Monza per una gara di Formula 5000 nel 1970
La Lombardi sul circuito di Monza per una gara di Formula 5000 nel 1970

Lella Lombardi e la Formula 1

Nel 1974 per la nostra protagonista arriva il tanto sospirato debutta in Formula 1 nel gran premio d’Inghilterra alla guida di una Brabham BT42 della scuderia Allied Polymer Group. Questa esperienza però non fu delle più brillanti. Come inizio di certo non fu roseo, infatti realizzò in prova il 29º tempo, non sufficiente per classificarsi al via.

Nel 1975 prese parte a dodici delle quattordici gare del mondiale a bordo di una March Ford Cosworth; il debutto accadde esattamente il 26 marzo, sul circuito di Kyalami, in Sudafrica. Lella con la sua March 741 si qualificò col 26º tempo (1' 19” 68), staccata di 3” 26 da José Carlos Pace, poleman di giornata: dopo Maria Teresa de Filippis fu la prima donna a qualificarsi per un gran premio. In gara, sfortunatamente, dovette ritirarsi al 23º giro per problemi al sistema di distribuzione.

Ma quando scrisse la storia Lella? Quando divenne così importante per il mondo femminile?

Il 27 aprile 1975, sul circuito del Montijuich fu la data tanto cara per Lella. Il gran premio non iniziò bene, anzi malissimo direi.I piloti si lamentarono parecchio per le inadatte misure di sicurezza. Il sabato, Niki Lauda e Clay Regazzoni, piloti Ferrari, occupano la prima fila, mentre Emerson Fittipaldi, decide di non gareggiare, invece Wilson Fittipaldi e Arturo Merzario si fermano di loro spontanea volontà dopo un giorno, mostrando la loro protesta in merito alla sicurezza del circuito. 

Al giro numero 25, la Hill-Ford Cosworth di Rolf Stommelen, perde l’alettone volando fuori dalla pista e uccide quattro persone. La gara, ovviamente, dopo qualche giro viene fatta sospendere e vengono assegnati punteggi, questa volta non interi ma dimezzati. Lella Lombardi proprio nel momento in cui venne fatta sventolare la bandiera rossa occupava la sesta posizione, a due giri dal vincitore Jochen Mass, conquistando così mezzo punto. Questo fu il suo unico risultato utile, che consentì alla pilota piemontese di entrare nella storia della Formula 1 “rosa”.

La Lombardi su March 751 alle prove del Gran Premio d'Olanda 1975
La Lombardi su March 751 alle prove del Gran Premio d'Olanda 1975

Lella si qualificò ad altri nove gran premi, come quello in Brasile, dove giunse al traguardo quattordicesima con quattro giri di ritardo da Niki Lauda. Mancò invece la qualificazione nel gran premio di Monaco. A chiudere la sua avventura in Formula 1, invece, è stato il dodicesimo piazzamento nel gran premio d’Austria. Dopo il sesto posto ottenuto in Spagna Lella non riuscì a ripetere l'impresa di ottenere dei punti e non si distinse per altre prestazioni brillanti.

Nel 1976 partecipò a 4 gran premi su una Brabham BT44B Ford Cosworth della RAM Racing: non riuscì ad ottenere la qualificazione sia in Gran Bretagna che in Germania e concluse il capitolo della Formula 1 classificandosi 12º nel gran premio di Austria.

Dal 1976 in poi, Lella corre nel World Sportscar Championship, per poi migrare al Campionato Europeo Turismo, facendo coppia con Marie Claude Beaumont, dove arrivano quinte assolute alla 24 Ore di Daytona 1975 e quarte alla 1000 Km di Monza. Nel 1979 vince la 6 Ore di Pergusa, per poi finire la carriera in DTM nell'anno1984 al volante di un’Alfa Romeo GTV.

Lella morì di tumore il 3 marzo 1992 a Milano.

La Lombardi alla 6 Ore di Silverstone 1976
La Lombardi alla 6 Ore di Silverstone 1976

Ma cosa dicono di lei?

 

Paolo Ciccarone: "Se con la F.1 segnò un momento storico, e da quel GP di Spagna del 1975 ad oggi nessuna ha fatto meglio, è segno che nel suo mondo Lella è stata una precursore importante, un simbolo di parità di diritti e doveri, di uguaglianza e di indipendenza, nei rapporti personali e intimi, prima ancora che se ne parlasse altrove.”

 

Giorgio Teruzzi la ricorda così: “Era minuta e tosta. Capelli corti corti, un fisico compatto, una dolcezza inattesa e gradevolissima nei modi. Così ricordo Lella Lombardi, il cui nome era Maria Grazia, in pista con grinta e dignità per molto tempo”

 

Arturo Merzario, memoria della F1 e nel paddock insieme a Lella in quel periodo, racconta: "Chi la volle al volante di una monoposto aveva l’occhio lungo perché avrebbe portato in Formula Uno gente come Alboreto e Senna".  

 

Sempre Merzario diceva: "Bagnava il naso a tanti uomini che poi, puntualmente, cercavano mille scuse per giustificare la sconfitta. Non era in un top team, eppure lei pigiava forte sul pedale dell’acceleratore e non andava certo in pista per far vedere lo sponsor sulla macchina".


Lella e il film: "Beyond driven"

Ebbene sì, a Lella Hollywood dedicò un film. L'inizio del film è rivolto al motosport femminile: "Solo cinque donne hanno gareggiato in F1, Maria Teresa De Filippis, Divina Galica, Desiree Wilson, Giovanna Amati e Lella Lombardi, ma solo quest’ultima è stata capace di andare a punti". Nel corso della narrazione ovviamente spicca il nome di Lella Lombardi che diceva spesso : "Preferisco avere un incidente in auto piuttosto che innamorarmi". Frase molto forte ma che denota la sua voglia di indipendenza e di emancipazione. A Lella non serve un uomo per realizzarsi, serve solo la sua persona con tutti i suoi talenti. Anche il fatto che è andata via di casa molto presto ci mostra una figura molto moderna rispetto ai canoni della donna del tempo. 

Ad un certo punto nel film c'è una bellissima intervista con un giornalista spagnolo.

Il giornalista va subito al sodo e dice chiaramente «Ma la F1 è cosa da ragazze?». Secca la replica: «Visto che sono qua e corro, giudicate voi».

Oltre che emancipata e indipendente Lella si dimostra anche schietta e diretta nelle risposte.

 

 

Locandina Film
Locandina Film

"Era una tipa tosta, Lella" dice ancora Merzario. Talmente tosta che non aveva paura di stare in un mondo di maschi, mondo che invece riusciva a capire, mondo che riusciva a plasmare secondo i suoi desideri e che amava con tutta se stessa.


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