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DONNE E FORMULA 1: STORIA DI MARIA TERESA DE FILIPPIS

Dagli esordi alla fine e l'amicizia con Fangio

di Laura Piras

 

Non potevo iniziare questa rubrica non parlando della prima donna ad aver corso in F1. Morta l'8 gennaio del 2016 Maria Teresa De Filippis ottenne la posizione di pilota di Formula 1 in un contesto storico davvero avverso al genere femminile. Le donne davvero non avevano raggiunto l'emancipazione, avevano da poco ottenuto il diritto al voto e oltretutto era molto raro vederle al volante anche perchè avere una macchina era davvero una spesa esosa e molti non se la potevano permettere. 

Maria Teresa davvero rappresenta un'oasi del deserto di questo sport ancora troppo prettamente maschile. 

Ecco a voi la sua storia! 

 

Maria Teresa De Filippis
Maria Teresa De Filippis

Maria Teresa de Filippis, nata a Napoli il 11 novembre 1926, è la più piccola di cinque fratelli ed è figlia di un conte ingegnere. La nostra protagonista non nasce in un ambiente povero ma in un contesto aristocratico e grazie alle finanze riesce a godere di ogni piacere possibile. Maria Teresa si appassiona a diversi sport che riesce a praticare attivamente. Tennis, equitazione e sci: ecco quali sono principalmente le sue passioni in età infantile ed adolescenziale. 

Maria Teresa viveva in un palazzo assai sfarzoso e come potete intendere i De Filippis potevano concedersi l'acquisto di una monoposto.

 

Palazzo Marigliano, abitazione dei De Filippis
Palazzo Marigliano, abitazione dei De Filippis

Ma da dove viene la nascita della passione per le corse? Nasce dal fatto che la famiglia aveva una macchina o l'origine è da ricercare altrove? 

Ebbene sì. C'è un'ulteriore spiegazione all'entrata di Maria Teresa nel mondo del Motosport.

Quando era piccola la De Filippis praticava spesso l'equitazione e i suoi fratelli la deridevano per questo dicendole che era solo una femminuccia e che non avrebbe avuto il coraggio di provare l'ebbrezza della velocità di una macchina. 

Maria Teresa non si mostrò debole nell'affrontare le prese in giro dei fratelli ma si comportò come una leonessa talmente tanto che dopo poche settimane partecipò alla sua prima gara: 10 km di percorso da Salerno a Cava dei Tirreni dove oltretutto si impose con una Fiat 500 truccata.

Questa prima affermazione sigillò l'amore fra lei e i motori e il suo cammino in questo mondo non si fermò ma procedette di gran carriera.

Al Giro di Sicilia del 1950 corse per undici ore sotto la pioggia concludendo al 4° posto ma venne squalificata perchè la sua vettura in partenza era stata messa in moto a spinta. Pensate che anche un certo Tazio Nuvolari rimase indignato da tale punizione, secondo il suo punto di vista farle correre tutta la gara in condizioni atmosferiche altamente pericolose e faticose, per poi squalificarla, era stata una mossa davvero spregevole.

Nel 1954 entrò a far parte del campionato nazionale italiano di auto sportive.

Le sue continue performances positive arrivarono alle orecchie della Maserati che la volle fermamente come test driver.

E così si spalancarono le porte alla massima serie, una donna in Formula 1 come test driver, un sogno che diventa realtà.

E quì avvenne un'ulteriore magia: conobbe Juan Manuel Fangio, pilota Maserati, con il quale nacque una profonda e sincera amicizia, Fangio diventò quasi un mentore per lei, cominciò a darle consigli su ogni aspetto delle corse, dalla guida alla tecnica. 

“Era come un padre per me. Mi ha insegnato a pensare come un pilota”.
“Era come un padre per me. Mi ha insegnato a pensare come un pilota”.

Nel 1957 Maria Teresa divenne pilota ufficiale della Maserati al posto di Fangio, che si era ritirato dopo aver vinto il suo quinto titolo mondiale.

L'anno dopo si tenne la gara di avvio di Maria Teresa, la gara di esordio di una pilota donna in F1: Spa 13 aprile 1958. Una data che davvero è scritta nella storia dell'automobilismo. La De Filippis si comportò benissimo a Spa,  si qualificò in decima posizione sul finale, guidando una Maserati 250 F,  guidata anche da Fangio in passato.

Non mancarono nella carriera di Maria anche episodi di maschilismo, per fortuna furono rari ma uno di questi rimase impresso davvero nella mente di noi appassionati.

Il direttore di gara del Gran Premio di France Toto Roche non l'aveva inclusa nella lista dei concorrenti facendo un commento davvero spregevole: “L’unico casco che una donna così bella dovrebbe indossare si trova dal parrucchiere”.La stagione del ’58 finì dopo i GP di Portogallo ed Italia, dove non partecipò addirittura alle gare perché non riuscì ad ottenere un tempo idoneo per qualificarsi. 

 

 

Maria Teresa De Filippis
Maria Teresa De Filippis

La stagione 1959 iniziò a Montecarlo, in quell'occasione Maria Teresa guidò una Porsche Formula 2 che Jean Behra aveva fatto costruire da Neri e Bonacini proprio su misura per la nostra "pilotessa" poichè la stessa fu costretta a vendere la sua Maserati 250. Sul circuito di Monaco Maria Teresa fece un'ottima qualifica e riuscì a registrare un crono apprezzabile ma sfortunatamente non fu ammessa alla griglia di partenza perchè secondo i commissari si era qualificata quando oramai il tempo era scaduto. 

Sempre a bordo della Porsche Maria Teresa avrebbe dovuto correre sul circuito tedesco dell'Avus a Berlino ma al sul posto si sederà l'amico Berha. Il giorno del gran premio pioveva tantissimo e l'asfalto era molto scivoloso, questo causò l'uscita di pista di Behra e la sua morte improvvisa. 

La nostra protagonista stava perdendo troppi amici in formula 1: Behra, Eugenio Castellotti, Alfonso De Portago, Luigi Musso. Tali perdite fecero maturare in lei l'idea di ritirarsi all'età di 33 anni. Oramai non c'era più quel coraggio adolescenziale ma una nuova consapevolezza. Per lei era importante la vita, così finì il suo percorso in Formula 1. 

 

 “Amici con i quali avevo macinato chilometri [.], vivendo insieme tra Europa e Sud America circondata dal loro affetto, spesso vittima dei loro scherzi, l’amica vera, la piccola da proteggere, il pilotino pieno di gioia di vivere e d’allegria. Non avrei più saputo ridere come prima senza di loro ed è finita così, con l’addio alle corse”.

 

Continuò a sciare e sulle piste da scì conobbe quello che poi diventerà suo marito, Theodor Huschek, un ingegnere chimico austriaco.

Il mondo delle corse però non la perse del tutto,  infatti diventerà in seguito Vice Presidente del Club International des Anciens Pilotes de F1, sodalizio nato nel 1962; Presidente Onorario a vita del Maserati Club, socio onorario del British Racing Driver’s Club; membro del Comitato d’onore della Mille Miglia.

Venuta a mancare l’8 gennaio 2016 a  Scanzorosciate  sarà per noi come una delle poche donne ad aver vinto in un mondo di soli uomini.

 

“Agli inizi  la mia vita si era tramutata, mio malgrado, in una non sempre divertente sfida agli uomini da battere, solo per poter spegnere quel sorrisino di sufficienza” 

Maria Teresa De Filippis 

 

 

Maria Teresa De Filippis
Maria Teresa De Filippis

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