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LA FORMULA 1 E LE DONNE

di Laura Piras

 

La Formula 1 come la conosciamo noi ci ha donato incredibili storie i cui protagonisti sono piloti, tecnici, team e altre figure caratterizzate da uno spessore quasi leggendario. 

Parliamo spesso delle vittorie, di aspetti tecnici, di uomini che hanno saputo dare un certo contributo a questo sport meraviglioso. 

Altre volte ci soffermiamo sui circuiti analizzandone tutte le caratteristiche tecniche, approfondendone la storia e le evoluzioni. 

Ai nostri occhi sono determinanti non solo le vittorie ma anche le sconfitte e come si sono verificate certe debacle.

Conosciamo e raccontiamo molto bene le crisi che i team hanno subito o che i piloti hanno affrontato durante il loro cammino nel Circus. 

Ma parliamo sempre e solo al maschile, portando a galla raramente ciò che invece le donne hanno significato in tutti questi anni di Motosport. 

 

 

Maria Teresa De Filippis
Maria Teresa De Filippis

Le donne sono una presenza silenziosa, sporadica, in questo mondo ma hanno, secondo me, tinto di toni più poetici uno sport che in loro secondo me ha trovato la sua completezza. 

Con questo primo articolo voglio iniziare una rubrica dove parlerò di donne e della loro importanza. 

Non lo faccio perchè sono, in primis, donna anche io. Non lo faccio neanche per controbilanciare un' informazione ovviamente indirizzata verso l'universo maschile. Non lo faccio neanche come segno di protesta perchè non se ne parla abbastanza. 

Lo faccio per informare e per rendere giustizia a certe figure che secondo me possono essere prese come modello da tante che, come me, amano e adorano i motori. 

Vi assicuro che siamo in tante a seguire la Formula 1, abbiamo anche noi i nostri punti di riferimento e conosciamo anche molto bene la parte tecnica del Motosport. 

Ma molte non si mostrano per paura forse di essere prese in giro o anche per paura di non essere prese abbastanza in considerazione. 

 

 

Formula 1
Formula 1

Ma perchè secondo voi le donne sono state un po' emarginate da questo sport?

Sono proprio le donne ad essere poco interessate o invece può essere considerata solo come una disciplina sportiva che possono praticare solo gli uomini? 

Sicuramente a livello storico le donne non sono state facilitate nell'approcciarsi alla Formula 1. Culturalmente la donna ha ancora adesso problemi di emancipazione e molto deve essere fatto, ancora, per una parità dei sessi giusta, equa ed equilibrata .

Molto probabilmente a livello fisico un uomo può sostenere con più facilità e serenità tutti gli impegni che sono presenti nel calendario di un mondiale di formula 1. 

Reputo comunque che anche una donna, con il giusto allenamento, possa sopportare le sollecitazioni fisiche che subisce il corpo all'interno dell'abitacolo della propria vettura. 

L'uomo ha una certa predisposizione fisiologica ma oltre alle capacità fisiche bisognerebbe aggiungere all'equazione per diventare un pilota anche la volontà e la forza d'animo e non penso che noi donne ne siamo prive.

In passato molte " pilotesse" si sono affacciate a questo mondo ma si sono arrese, nonostante la loro caparbietà e ostinazione , altre, nel giorno d'oggi, invece continuano imperterrite a macinare chilometri in pista. C'è da dire che forse anche gli sponsor preferiscono appoggiare figure maschili rispetto a quelle femminili, forse consapevoli di una maggiore continuità di rendimento.

Qualche passo avanti è stato fatto ma molto ancora può essere svolto per avere numeri più interessanti.  A quanto pare anche la Ferrari ha ammesso che desidererebbe ampliare la Ferrari Driver Academy,  programma sportivo, nato nel 2009, che ha come scopo quello di formare piloti selezionati dal punto di vista agonistico e professionale, anche alle giovani fanciulle che sono forti al volante. 

Altre donne invece hanno scelto di non guidare ma di esporre, attraverso articoli o libri, le gesta dei singoli individiui e di analizzare, anche in modo approfondito, altri argomenti molto interessanti.

Altre ancora hanno scelto di farsi portavoci della loro passione diventando giornaliste presenti nelle tv, in questo caso usando il microfono come mezzo di comunicazione.

 

Giornalismo, immagine astratta
Giornalismo, immagine astratta

In questo viaggio a tappe che faremo insieme vi racconterò le storie di pilotesse, giornaliste, scrittrici e figure di rilievo che sono state per me dei modelli. 

Non tratterò solo il passato ma anche il presente di questo sport mostrando a voi tutti come la figura femminile sta prendendo piede con fiducia e speranza. 

Riporterò le loro storie e ciò che ha caratterizzato la loro vicinanza alla Formula 1 e lo farò anche per ringraziarle del coraggio che hanno avuto a prendere parte a questo mondo prettamente maschile. 

Spero davvero che questo piccolo mio contributo possa dare forza a molte per avvicinarsi a questo sport, per mostrarsi attive nel tifo, per scrivere articoli come faccio io da qualche mese, per creare contenuti o semplicemente per sentirsi se stesse.

 

 

 

 


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