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1 OTTOBRE 2006: ULTIMA VITTORIA DI MICHAEL SCHUMACHER

di Laura Piras 

 

Sono passati, precisamente oggi, già 15 anni dall'ultima vittoria di Michael Schumacher a bordo della Ferrari. 

Lo scenario di questa consacrazione fu la Cina, il palcoscenico il circuito di Shanghai, dove in condizioni di meteo decisamente ballerine il pilota tedesco raggiunse la vetta del podio. 

Le condizioni dell'asfalto non furono proprio delle migliori alla partenza, le monoposto infatti danzavano sopra un terreno decisamente scivoloso ed umido. 

Le qualifiche al sabato non risultarono esaltanti per il pilota tedesco che si piazzò solo sesto dietro alle due Renault di Fernando Alonso e Giancarlo Fisichella , in prima fila, alle due Honda di Rubens Barrichello e Jenson Button, che occupavano la seconda fila della griglia di partenza, e alla McLaren-Mercedes di Kimi Raikkonen.

 

Al via del gran premio sembrò inoltre che le monoposto corredate dai pneumatici Michelin erano decisamente più performanti e competitive in queste condizioni atmosferiche rispetto alle vetture equipaggiate Bridgestone, tra cui figura proprio la Ferrari 248 di Schumacher. 

Poco prima dell'inizio della gara però smise di piovere e l'asfalto cominciò ad asciugarsi, la situazione si ribaltò a favore di Michael che si ritrovò ad avere un ritmo decisamente più brillante. 

E' proprio quì che si inserì l'inizio della rimonta spettacolare del Kaiser Schumi che ad un certo punto ottenne la terza posizione, subito dietro il pilota italiano Fisichella. Schumacher cominciò a sentire odore di vittoria, la vuole  con tutto se stesso e grazie ad una strategia impeccabile riuscì ad agguantare la prima posizione, ai danni di Fernando Alonso, suo rivale per la corsa al titolo mondiale. 

Uno dei fattori determinanti di questa vittoria fu anche una scelta errata di Alonso nel primo pit stop. Il pilota spagnolo decise di cambiare solo le ruote anteriori mettendo gomme intermedie usate, Fisichella e Schumi invece mantennero le mescole che avevano montato all' inizio della gara. Questa scelta portò Alonso ad avere grossi problemi di grip e così perse la prima posizione. 

 

Inoltre le strategie in Renault furono a dir poco disastrose, tanto che i due piloti furono messi in condizione di ostacolarsi. 

 

Ma il capolavoro avvenne al 42esimo giro. Michael arrivò al traguardo per un soffio dietro Fisichella uscente dai box. Il pilota romano della Renault a quel punto è tranquillo perchè è certo di aver mantenuto la sua posizione.

E invece sottovaluta la fame di vittorie di Schumy che tirò fuori gli attributi e si lanciò all'interno di curva 1, Fisichella provò a chiudere la porta in faccia al pilota tedesco che imperterrito sorpassò Giancarlo con due ruote sull'erba. 

 

Non credo che dimenticheremo questo sorpasso, che mostrò a tutti quanto Michael ancora possedesse piede e manico per correre in formula1. 

Pochi giorni prima del gran premio di Cina, il pilota tedesco della Ferrari aveva annunciato il suo ritiro dalle corse ma agli occhi di tutti noi tifosi e appassionati di motosport Michael sembrava davvero ancora in ottima forma. 

 

Restano quattordici giri per completare l'impresa, torna addirittura a far capolino anche la pioggia ma tutto ciò non impensierisce Schumy che a bordo della sua Ferrari riesce a mantenere in mano la situazione. Il Kaiser raggiunse la sua 91esima vittoria, in classifica uguaglia Alonso a 116 punti ma diventa leader del mondiale, grazie a una vittoria in più (7 contro le 6 di Fernando). 

 

Sappiamo tutti come finì quel mondiale, a Suzuka mentre dominava la gara Schumy fu abbandonato dalla sua Ferrari per problemi di affidabilità, il mondiale sfumò e a noi rimase il ricordo comunque di una battaglia serrata e intensa. 

Che anni d'oro per la Formula 1, anni caratterizzati da una lotta intensa sino all'ultimo sangue, anni sicuramente impressi nel nostro cuore, anni che ricordiamo con una passione malinconica unica. 

 

 


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